“Un istruttore non è vaccinato e anche molti clienti non lo sono”. Palestra no vax in Prati, uno dei quartieri più popolosi di Roma. A spiegare quanto accade nella struttura è Anna (nome di fantasia per tutelare la nostra fonte), cliente da due anni del centro sportivo. “Il Green pass non viene controllato a tutti, in molti non ce l’hanno”. Una violazione di quanto previsto dall’ultimo decreto in merito alla certificazione verde, dov’è indicata l’obbligatorietà per le palestre. Qual è la multa? Se non vengono effettuate le verifiche, i proprietari del locale rischiano una sanzione tra i 400 e i 1.000 euro.
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Palestra No Vax, chi viene controllato
Ma nella palestra in Prati il controllo del Green Pass non è totalmente omesso. “La verifica c’è per tutti quelli nuovi”, spiega la cliente Anna. Allora a chi non viene chiesto? “A tutti quelli che frequentano la palestra da più anni e non sono vaccinati”, prosegue. Un modo, evidentemente, per tenere i “clienti storici” ed evitare che la notizia circoli. In breve: il controllo viene omesso solo verso quelle persone di cui la proprietà si può fidare. Per le altre, invece, nessuno sconto. Ma come fa, Anna, a sapere che alcune persone che frequentano la palestra sono no vax? “Molte le conosco da tempo e nello spogliatoio abbiamo più volte discusso di vaccini – racconta Anna –. E anche sulla verifica del Green pass ho visto che non glielo chiedevano”. Ma tra i no vax, dentro la palestra, non ci sono solo clienti.
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L’istruttore non vaccinato
“Anche l’istruttore che ci fa lezione non è vaccinato”, rivela Anna. Tra i no vax della struttura sportiva in Prati, quindi, c’è anche chi insegna ai corsi. “Quella dove vado si può definire una palestra no vax”. E lei? È vaccinata? “Sì, io mi sono vaccinata non appena è stato possibile”. Ma continuerà ad andare in un posto dove non chiedono il Green Pass? “Non è facile lasciare la struttura dove mi sono trovata molto bene in questi anni. Però ci sto pensando: non vorrei contagiarmi”.