Una mattinata dedicata alla LILT e ai sei anni di presenza sul territorio della sede
della prima delegazione della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) della
Provincia di Latina.
L’aula consiliare, gremita di medici, volontari, presidenti di associazioni ed esponenti
dell’amministrazione civica del Comune di Gaeta è diventata ancora una volta la
giusta cornice per lanciare un appello corale alla prevenzione oncologica che resta
un’arma potente per sconfiggere il cancro. Soprattutto per quanto riguarda il
tumore al seno che, in questo mese di ottobre dedicato alla Campagna Mondiale
Nastro Rosa, risulta totalmente guaribile quando più precoce è stata la sua diagnosi.
Ecco perché la festa di compleanno della LILT delegazione di Gaeta e Sud pontino
(che ricade il 19 settembre) viene spostata di qualche settimana, proprio perché si
tinga di rosa e, ogni anno, vengono invitati tutti (e in particolare le donne) a fare
prevenzione primaria (stili di vita: sana alimentazione, no al fumo, no alla
sedentarietà) e secondaria (rispondere allo screening della Regione Lazio e
sottoporsi a visite senologiche presso le Breast Unit). Per il sesto anno consecutivo
ad accogliere i numerosi ospiti ci sono stati il sindaco di Gaeta, dott. Cosmo Mitrano,
e il delegato LILT, dott. Rosario Cienzo, ricordando come sia stato fondamentale per
il sud della provincia aprire una sede diventata punto di riferimento di tante persone
del territorio. Informazione, divulgazione, prenotazione di prime visite: la sede di via
Firenze 2 va acquisendo sempre maggiore importanza, nell’ottica della prevenzione
per una diagnosi precoce. Anzi, come ha detto il dott. Alfredo Cecconi, della LILT
Regionale, arrivato insieme al dott. Alberto Pacchiarotti, direttore scientifico della
LILT Latina, le delegazioni vanno potenziate ancor più e ancora meglio coordinate a
livello regionale, in collegamento con le associazioni provinciali di derivazione. La
presidente della LILT provinciale di Latina, dott.ssa Nicoletta D’Erme, ha posto
l’accento sulle tre direttrici d’impegno per il prossimo futuro: nascita di nuove
delegazioni, maggiore attenzione ai giovani e potenziamento delle attività esistenti
in stretta collaborazione con le altre associazioni di volontariato operanti sul
territorio, comprese quelle che si potranno tenere nella sede di Gaeta, provvista di
ambulatorio certificato ASL. La dottoressa Francesca Cardillo, oncologa, direttrice
del Presidio Sud della ASL e presidente della Consulta femminile della LILT Pontina,
ha sottolineato i danni che la pandemia da Covid ha causato nell’ambito della
prevenzione, facendo ritardare gli screening e dunque la diagnosi dei nuovi tumori,
raccomandando a gran voce l’urgenza di dare maggiore impulso alla lotta al cancro.
Con lei anche la dottoressa Maria Colonna, impegnatissima sul fronte della cura
delle donne operate nella Breast Unit con sede a Terracina.
Ad accompagnare il prof. Fabio Ricci, direttore clinico della Breast Unit di Latina, i
suoi stretti collaboratori: le dottoresse Alessandra Rita La Manna e Annarita
Costantino, la case manager Marcella Schembari e il Coordinatore Infermieristico
Evangelista Fusco. Cittadino onorario di Gaeta, Ricci che ha portato i saluti della
Direttrice Generale dott.ssa Silvia Cavalli, della Direttrice Sanitaria Aziendale dott.ssa
Laide Romagnoli, del dott. Carlo De Masi Responsabile Aziendale della Breast, della
prof.ssa Antonella Calogero Università Sapienza di Roma – Polo Pontino, non ha
potuto esimersi dal coniugare l’importanza della Cultura nella lotta al cancro al seno,
all’importanza della Città nell’ottica della cultura e della storia, ricordando come la
vittoria a Lepanto della flotta cristiana contro i turchi o l’arrivo di Enea sul litorale
laziale (con la morte della nutrice Cajeta in questo territorio) siano stati avvenimenti
determinanti per l’umanità. In parallelo: “La battaglia contro il cancro è soprattutto
culturale- ha detto- e la vinceremo tutti insieme, cittadini, operatori della sanità e
volontari delle varie associazioni vicine alla Breast Unit, di cui la LILT è parte
integrante”.
A chiudere la mattinata, prima del taglio della torta e il brindisi tradizionale,
l’assessore alla sanità del Comune di Gaeta Teodolinda Morini che ha voluto
raccontare la sua personale esperienza di donna che ha lottato con il cancro.
Se prevenire è vivere, insomma, vincere non è impossibile, ma occorre impegnarsi
tutti facendo rete e informando sempre più persone alla nuova cultura della
prevenzione. Con l’applauso finale del folto pubblico, nel quale c’erano i volontari di
Gaeta, le rappresentanti de Le Brigantesse di Itri e dell’ANDOS di Fondi (con la
presidente Regina Abbagnale), nonchè le presidenti di Diritto & Donna (avv. Valeria
Aprile), Desert Miraje (giornalista Miriam Jarrett), mezzi di informazione
e comunicazione, la presidente del consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato e tanti
altri, la speranza è tornata a splendere e la voglia di impegnarsi per questa giusta
causa a sorridere.