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Fiumicino, lavoratori “Groundcare” in protesta contro i licenziamenti

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Protesta spontanea, questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, da parte di un centinaio di dipendenti della Groundcare, una delle società di handling che si occupava dei servizi di assistenza a terra, fallita nel maggio scorso e ora a regime di esercizio provvisorio. Al centro della contestazione la preoccupazione per le sorti occupazionali di quasi 500 dei circa 900 lavoratori che nei giorni scorsi hanno ricevuto le lettere di licenziamento. “Parte di noi, circa 400, sarà riassorbita da tre società: la Aviation Service, Aviapartner e Argol – spiegano i lavoratori che hanno inscenato un corteo pacifico davanti alle aerostazioni – altri 229 forse saranno richiamati a scaglioni nei prossimi mesi, sempre dalle stesse società, mentre in oltre 250 rischiano di perdere definitivamente il posto di lavoro. Vogliamo risposte concrete e non chiacchiere”.

A fianco dei lavoratori l’amministrazione comunale di Fiumicino. Il presidente del Consiglio Michela Califano, e il vicesindaco e Assessore al Lavoro Anna Maria Anselmi, insieme ai capigruppo Emilio Patriarca, Antonio Bonanni, Maurizio Ferreri e altri consiglieri del Comune di Fiumicino, hanno deciso di portare la loro solidarietà ai licenziati GroundCare durante la protesta organizzata questa mattina presso l’aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino. “Mi sono stancata – ha detto il Presidente Califano – di vedere vertenze e lavoratori che vanno a casa in un aeroporto che fa numeri da record: eppure si perdono quotidianamente posti di lavoro e si mettono intere famiglie in ginocchio. È chiaro ci sia un sistema che va cambiato radicalmente. Noi chiediamo Al premier Renzi di interessarsi alla vertenza e di mettere con coraggio mano alle regole dello scalo romano per portare di nuovo buona occupazione: assunzioni a tempo indeterminato e non precari. Con i numeri di quest’aeroporto bisogna assumere, non licenziare”.
“La vertenza Groundcare – ha aggiunto il vicesindaco Anselmi – è stata seguita su più tavoli sin dall’inizio. Ora va portata al più alto livello istituzionale, fino alla Presidenza del Consiglio”.

Due giorni fa il Presidente della Commissione attività produttive e Lavoro del Comune di Fiumicino aveva convocato una commissione straordinaria congiunta con la Commissione Speciale Aereoportuale. “Ai lavori – aveva precisato il consigliere comunale – parteciperanno il Presidente del Consiglio Comunale Michela Califano, l’assessore al Lavoro Anna Maria Anselmi, il Delegato al Lavoro Piero Amati e le Sigle Sindacali presenti in aeroporto. Tale incontro è stato indetto al fine di essere aggiornati sulla situazione attuale, a dir poco drammatica, che vede protagonisti i lavoratori della società GroundCare, per capire come l’amministrazione possa essere loro ulteriormente di supporto e aiuto, sperando che il contributo possa essere in qualsiasi maniera di sostegno per centinaia di famiglie in estrema difficoltà”.
“La situazione occupazionale in aeroporto non accenna a migliorare, aumenta il numero di lavoratori che vengono messi alla porta o che, gioco forza, si vedono costretti ad accettare contratti peggiorativi pur di mantenere una fonte di reddito. Più volte, come Amministrazione, abbiamo chiesto il rispetto della clausola sociale, il sindaco Montino  e l’assessore Anselmi hanno ottenuto un tavolo regionale su GroundCare e richiestone espressamente uno su tutta la situazione lavorativa aeroportuale; la presidente del Consiglio Califano ha anche scritto al premier Renzi. Va detto a chiare lettere: quello che sta accadendo all’interno del primo aeroporto d’Italia è una vera e propria mattanza occupazionale, che getta nell’incertezza l’esistenza di centinaia di famiglie. Quel che è certo è che senza un’adeguata forza lavoro non sarà mai possibile rendere Fiumicino un vero hub internazionale al passo con gli altri scali europei, più piccoli ma molto più efficienti, a dimostrazione di come non sia la grandezza del sedime a fare la differenza, ma la qualità dei servizi offerti, la professionalità e l’esperienza dei lavoratori”, ha concluso la consigliera Erica Antonelli.

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