Nelle ultime settimane sono aumentate le prenotazioni dei vaccini anti Covid, così come sono aumentate le prenotazioni per i tamponi rapidi nelle farmacia. La motivazione sta nella decisione di rendere il Green Pass obbligatorio per i lavoratori, entrata in vigore dal 15 ottobre. Al momento però sono ancora circa 2 milioni gli italiani sprovvisti del certificato verde.
Aumento dei certificati di malattia
Molti di loro, impossibilitati dall’effettuare continui tamponi anche a causa delle lunghe liste d’attesa delle farmacie, si stanno già mettendo in malattia. Non a caso, infatti, l’Inps ha riferito un aumento dei certificati di malattia del 14% nell’ultima settimana.
I rischi per i lavoratori senza Green Pass
I laboratori e le farmacie, che fino a qualche settimana fa eseguivano circa 300mila tamponi al giorno, ora sono arrivati ad eseguirne oltre 500mila. Per coprire però i 2 milioni di lavoratori italiani senza Green Pass, e rimanere nel range delle 48 ore di validità di ogni tampone, bisognerebbe arrivare ad eseguirne addirittura 1 milione al giorno. Data l’impossibilità attuale, molti lavoratori si ritrovano quindi impossibilitati a recarsi a lavoro, rischiando così la sospensione dello stipendio perché considerati assenti ingiustificati.
Cosa cambia da Gennaio 2022
Dalle FAQ del ministero si legge che da gennaio 2022 chi sarà senza Green Pass rischierà anche la progressione economica orizzontale. Ovvero “i giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione di ferie e comportano la corrispondente perdita di anzianità di servizio, a qualunque fine.”
Quindi gli “assenti ingiustificati” poiché senza Green Pass rischieranno la maturazione delle ferie e anche la perdita di anzianità di servizio. Di conseguenza verranno meno anche eventuali quote di assegni familiari, indennità di cassa integrazione per sospensione dell’attività aziendale, malattia e maternità.