Per il ballottaggio del prossimo 17 e 18 ottobre è obbligatorio il Green pass per presidenti di seggio e scrutatori. Una disposizione che segue l’obbligo entrato in vigore oggi per milioni di lavoratori e che rappresenta una differenza rispetto al primo turno, quando la certificazione verde non era richiesta. L’esibizione del passaporto verde potrebbe però portare a ridurre l’affluenza, già bassa durante la prima fase delle elezioni.
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Green pass scrutatori, rischio assenteismo
Nel ballottaggio per le elezioni amministrative di Roma, così come in quelle degli altri comuni dove si vota, il Green pass sarà obbligatorio per gli scrutatori. Una norma che potrebbe portare alcune persone sprovviste della certificazione verde ad assentarsi. Ma c’è anche un altro obbligo. Per votare è necessario presentarsi ai seggi con le mascherine e indossarle durante le operazioni di voto. Il dispositivo di protezione individuale potrà essere rimosso solo per il riconoscimento facciale. Sarà poi obbligatorio igienizzare le mani sia prima che dopo il voto e alla riconsegna di scheda e matita.
Cosa succede a chi non si presenta
Gli scrutatori che non possono o non vogliono presentarsi al seggio devono seguire una procedura specifica. Si può rifiutare all’incarico solo in presenza di gravi e giustificati motivi. Che devono essere comunicati agli uffici comunali entro 48 ore dalla notifica. Il modulo per effettuare la rinuncia si può scaricare dai siti di tutte le amministrazioni comunali. In questo caso l’ufficio elettorale provvederà alla sostituzione dei soggetti impediti con gli elettori compresi nella graduatoria dei sostituti già stilata in occasione delle prime nomine. Se non ci si presenta come scrutatori alla costituzione del seggio o all’apertura della votazione, allora si va incontro a una sanzione compresa tra i 309 e i 516 euro, come previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 16 maggio 1960, n.570, il quale stabilisce che
Serve per chi vota?
Per votare a Roma il prossimo 17 e 18 ottobre non serve il Green pass per gli elettori. Una decisione evidentemente legata al decreto con cui si è previsto che dal 15 ottobre la certificazione verde è obbligatoria per tutti i lavoratori.