Riapriranno i chioschi di fiori davanti al cimitero di via Nazzareno Strampelli, ad Ardea. Almeno per due di essi dovranno infatti essere rimossi i sigilli messi lo scorso 11 Agosto dalla Polizia Locale a causa di irregolarità amministrative. Ma il Tar del Lazio, a cui i commercianti si erano rivolti per far valere le proprie ragione, chiedendo di far togliere i sigilli e consentire di fare i lavori necessari – la creazione di un antibagno e l’apposizione di un serbatoio per l’approvvigionamento idrico – per la riapertura delle loro attività, ha dato ragione ai fiorai. Con un’ordinanza, nella quale viene specificato che nei due chioschi sono state già avviate le pratiche burocratiche per la ripresa dell’attività di vendita – il Tribunale Amministrativo ha ordinato al Comune di Ardea di rimuovere i sigilli ai chioschi di Luigi Caratelli e Daria Fabbri, in quanto le irregolarità riscontrate nei loro chioschi sono state già sanate. Ora il Comune dovrà rimuovere i sigilli, che finora si era rifiutato di togliere, consentendo così l’adeguamento strutturale richiesto per poter riprendere la vendita al pubblico. Si tratta di una prima vittoria dei due commercianti – ricordiamo che c’è un terzo chiosco che rimane chiuso dai sigilli in quanto non ancora a norma – per i quali il prossimo appuntamento è il 7 maggio, giorno in cui il Tar entrerà nel merito della vicenda. C’è comunque la possibilità che, prima di quella data, il Comune decida di risolvere la “questione chioschi” in maniera bonaria e consenta la vendita dei fiori già nei prossimi giorni, subito dopo i lavori di adeguamento, visto che il Comune stesso ha molte carenze nella vicenda. Oltre alle questioni burocratiche (dirigenti che non ci sono e quindi che non possono firmare i permessi, rimpallo di responsabilità e tanto altro) ricordiamo infatti che il Cimitero non era allacciato né alla rete fognante né a quella idrica.
Ardea, riapriranno due dei chioschi di fiori davanti al cimitero
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