Calci, pugni in faccia per rapinarlo. E’ questa la ricostruzione di quanto accaduto a Roma diversi giorni fa dove un uomo è stato letteralmente assalito da tre ragazzini che lo hanno poi rapinato di ciò che aveva con sé. La baby gang però non è rimasta impunita a lungo dato che la Polizia è riuscita a risalire alla loro identità nel giro di poco tempo. Ora, notizia di oggi, il Questore, sulla base dell’istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine, ha spiccato anche tre provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane (‘art. 13 bis della legge n. 48/2017) nei confronti dei giovani criminali, tutti 14enni.
Rapina violenta della baby gang alla fermata del bus
Questi i fatti. Intorno alle 05:50 del 26 settembre scorso la vittima si era presentata presso il XV Distretto di Polizia Ponte Milvio, diretto da Mangino Luigi. La persona è parsa da subito emotivamente scossa e visibilmente ferita sulla parte destra del volto. L’uomo ha quindi riferito loro di essere stato vittima di una rapina da parte di tre giovani, probabilmente minorenni. La vittima ha poi precisato che i ragazzi, autori della rapina, si trovavano sul suo medesimo autobus ed erano scesi con lui alla fermata nei pressi di Piazza dei Giuochi Delfici.
Incastrati grazie al GPS
Una volta scesi dal bus i giovani hanno iniziato ad aggredirlo con calci e pugni sul volto, fino a quando, caduto, è stato rapinato del cellulare, di un orologio e del portafoglio. Grazie alla descrizione fornita dalla vittima e all’applicativo per localizzare il cellulare, i 3 ragazzi sono stati rintracciati ed arrestati dagli agenti della Sezione Volanti in via Flaminia. Le accuse sono, in concorso tra loro, di rapina aggravata e lesioni personali aggravate.
I provvedimenti
Arriviamo così ai provvedimenti odierni. Nei confronti dei tre minori, ai quali il Tribunale per i minorenni ha applicato, in sede cautelare, la prescrizione della permanenza in casa nelle ore notturne, si affianca dunque il provvedimento del Questore di Roma che interdice, ai 3 ragazzi, l’accesso ai pubblici esercizi e locali di pubblico trattenimento della zona urbana di Corso Francia e Ponte Milvio, dove è avvenuta l’aggressione, per la durata di 2 anni.