“C’era un rancore vecchio da parte del signor Fabrizio, ma non so perché. Poverina lei, lo amava”. Dell’omicidio di Ardea stavolta a parlare è Loredana, 26 anni, la badante di Graziella Bartolotta, la 68enne uccisa lo scorso 28 settembre. Nell’intervista rilasciata a Repubblica racconta il rapporto tra madre e figlio. “Il signor Fabrizio durante i litigi rinfacciava alla madre di non ascoltarlo mai e di farle solo richieste. Quell’uomo non sta tanto bene con la testa”. La giovane non muove accuse, ma è insospettita dal comportamento di Fabrizio Rocchi dopo il delitto. Quando arriva dopo che l’omicidio si era appena compiuto “ha iniziato a parlare con tutti, non era disperato”. Loredana racconta che “non ha insistito quando gli hanno detto che non poteva vedere la madre”.
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Omicidio Ardea, la badante: “C’era sangue dappertutto”
“Era a terra, c’era sangue dappertutto”. Quando Loredana arriva a casa della signora Bartolotta, in via del Pettirosso 82, la scena che si trova di fronte è straziante. “Il girello che utilizzava per spostarsi era in corridoio. Ho subito capito che quella non era una caduta. Ma non mi aspettavo che fosse stato lui”. La badante si riferisce a Fabrizio Rocchi. La sua posizione giudiziaria si aggrava con il passare del tempo. Anche se è in silenzio da cinque giorni nel carcere di Velletri. Rimangono i dubbi sull’incongruenza dei suoi racconti e resta ancora da trovare l’arma del delitto, che non si trova. L’autopsia, però, è stata chiara: sono stati tre colpi a uccidere Graziella. Una donna che era rimasta anche senza marito da qualche anno. Sola. Non le rimanevano che i figli maschi. Ma uno potrebbe averla tradita.
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