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Furti di marmitte a Tiburtina e Torre Angela, boom di casi: auto in sosta “cannibalizzate”

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Auto parcheggiate prese di mira dai ladri a Roma. In due distinte operazioni, in zona Tiburtina e a Torre Angela, i Carabinieri hanno arrestato 4 persone sorprese a rubare marmitte dalle auto in sosta. E’ un fenomeno tristemente noto in quanto dai catalizzatori delle marmitte è possibile estrarre dei metalli molto appetibili sul mercato nero. 

Ladri pizzicati alla stazione Tiburtina

La scorsa notte, nel corso di un mirato servizio finalizzato alla repressione dei reati predatori, i Carabinieri della Stazione Roma Nomentana hanno arrestato due cittadini romeni, di 21 e 22 anni, entrambi senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine sorpresi ad armeggiare sotto un’autovettura regolarmente parcheggiata lungo via Altiero Spinelli, nelle adiacenze dell’ingresso secondario della stazione F.S. Tiburtina.

Alla vista dei militari, i due sono saliti a bordo della loro auto, in sosta nelle vicinanze e hanno tentato la fuga con un catalizzatore che erano riusciti a smontare ma sono stati immediatamente bloccati. La successiva perquisizione del loro veicolo ha permesso ai Carabinieri di rinvenire altri 5 catalizzatori, sequestrati unitamente a un seghetto elettrico e un crick che stavano utilizzando. Gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo.

Criminali sorpresi anche a Torre Angela

Sempre ieri, invece, sono finiti in manette altre due persone, di 26 e 36 anni, entrambi di origini catanesi, bloccati dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata mentre stavano tagliando una marmitta con un seghetto elettrico in modo da rubare il catalizzatore di una Smart parcheggiata all’interno del piazzale della fermata metro “Linea C” Torre Angela. La successiva perquisizione effettuata sull’autovettura in uso agli arrestati, ha consentito ai militari di rinvenire altri cinque catalizzatori che, a seguito di accertamenti sono risultati rubati. Gli arrestati, sono stati accompagnati in caserma, dove resteranno in attesa del rito direttissimo per rispondere dell’accusa di furto.

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