L’esperienza di Edicole & 100 – Intervista esclusiva
Quello che sta accadendo nelle città e nei quartieri è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una lenta ma progressiva chiusura di moltissime edicole. Dati alla mano, un’edicola su due ha chiuso negli ultimi 5 anni, e ormai 4 esercizi al giorno di media chiudono per non riaprire più ogni mattina (Fonte Cronacheletterarie.com)
Alcune di queste chiusure hanno lasciato un vuoto profondo nella nostra comunità, un vuoto non solo culturale e di servizio, ma anche proprio come perdita di un punto di riferimento sociale e di socialità vera e propria.
C’era. E ora non c’è più.
E c’è chi a questo declivio non si vuole rassegnare e anzi, vuole rilanciare con il suo network proprio la funzione di riferimento dell’edicolante nel territorio di appartenenza.
Unire tradizione e innovazione come spiegato nello slogan che Edicole&100 propone agli operatori del settore e non solo come vedremo.
Una volontà di questa start up che abbiamo voluto conoscere, che cerca di restituire con il suo lavoro quella valenza nevralgica che aveva e che ancora ha l’edicola: “Un centro di aggregazione, confronto e cultura” .
Perché se è vero che molti ormai l’informazione la cercano on line e che tanti sono gli abbonamenti digitali dei quotidiani e dei periodici che di fatto hanno allontanato il lettore dal chiosco e dalle edicole, è altresì evidente che l’esercente può trovare, opportunamente guidato, nuovi stimoli e mercato, cercando di opporsi all’evoluzione dell’informazione evolvendo anch’esso. Trasformando il suo lavoro in qualcosa di diverso ma sempre centrale nella vita di chi gli vive attorno.
Un servizio che ha anche visto nascere una vera e propria casa editrice, la Edizioni&100 che vuole esser una vera e propria casa editrice degli edicolanti, con prodotti in stampa che vanno proprio a coinvolgere un mercato specifico. Una casa editrice che offre agli autori la possibilità di esplorare nuove opportunità, con una capillare distribuzione proprio attraverso le edicole abbracciando un nuovo settore di pubblico.
Insomma: una nuova era sta nascendo sulle ceneri del concetto stesso di edicola?
Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Gian Maria Ferri, fondatore e amministratore di Edicole & 100.
Da dove nasce la tua passione per il mestiere di edicolante?
“La mia dedizione per il mestiere viene dalla mia storia familiare, mio nonno era uno di quelli che ha iniziato proprio a distribuire i giornali con la bicicletta e il cesto davanti. Poi ha avuto una edicola e da lì anche mio padre. Sono nato nell’edicola praticamente. Ma ho sempre pensato che il lavoro di edicolante fosse troppo statico. E allora ho intrapreso altri studi, di tutt’altro genere, sono diventato cuoco e ho lavorato in Francia, in Tunisia e anche a New York. Poi però è arrivata l’occasione di un ritorno alle origini se così si può dire, e pian piano sono tornato alla gestione delle edicole. E proprio la mia esperienza di lavoro in giro per il mondo mi ha portato a ragionare diversamente rispetto appunto al mestiere storico dell’edicolante”.
Quali sono le reazioni alle vostre proposte di innovazione professionale da parte degli edicolanti?
“Beh, ci sono gli entusiasti e gli scettici, forse perché ancora ancorati alla vecchia visione di quel lavoro. Oggi noi sappiamo che abbiamo qualcosa di unico, in termini di tutela e di visione d’insieme. La fiducia che ci danno è proprio riferita al fatto che molti non vogliono chiudere i punti vendita ma vogliono crescere e questo ci regala tanta fiducia, una fiducia che ci consente di veder il futuro positivamente dando coraggio a chi opera nel settore. Noi offriamo a loro una speranza, mettiamo a disposizione professionisti del settore che possano viaggiare al loro fianco, offriamo partnership importanti a tutti i livelli e nella piattaforma possono trovare prodotti e soluzioni innovative. E in quest’ottica di novità e di aggiornamento abbiamo dato vita alla prima academy con i migliori formatori del settore, istruendo su marketing, finanza e comunicazione efficace, oltre a servizi gestionali per contatti, documenti e altro ancora. Siamo a fianco delle edicole, che si sentono con noi libere ma al tempo stesso tutelate”.
Che futuro ti immagini per le edicole di quartiere e in genere nelle città?
“Io lo immagino florido. Sono ottimista. È una attività che se gestita in maniera moderna e con il giusto cambio di mentalità potrà non solo resistere ma avere uno sviluppo. Si deve capire che ogni singola edicola è in tutto e per tutto una azienda e che come tale deve esser gestita, sotto tutti i profili, dalla comunicazione al cliente al restyling ecc… Comprendo che è necessario un cambio di passo, ma noi siamo pronti ad assistere chi vuole mettersi in gioco e prendere iniziative, creare eventi e mettere al centro il cliente. L’80 per cento delle edicole hanno location importanti e centrali rispetto al territorio che servono e questa potenzialità non va perduta”.
(Per ulteriori informazioni : https://edicolee100.com/ )
Mauro Valentini