Cinque cittadini di nazionalità romena sono stati arrestati nel corso della giornata di ieri dagli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale dell’ Unità Sicurezza Pubblica Emergenziale. I 5 sono stati colti in flagranza di reato, mentre erano intenti a dare fuoco a una quantità considerevole di rifiuti speciali e ingombranti.
Le indagini e l’arresto
In queste ore sta avvenendo il processo con rito direttissimo per i 5 responsabili, accusati di reati ambientali: dal deposito incontrollato di rifiuti alla combustione illecita.
Dopo mesi di indagini e anche grazie al supporto di droni, i caschi bianchi, diretti dal Vice Comandante Dott. Stefano Napoli, sono intervenuti ieri in un terreno privato sulla Via Tiberina, in prossimità del fiume Tevere, dove era presente un’area di smaltimento illecito di rifiuti, i quali venivano regolarmente dati alle fiamme da coloro che occupavano baracche e una struttura in muratura. I caschi bianchi hanno posto sotto sequestro il terreno, così come tutti i rifiuti presenti e un autocarro con all’interno parti di arredo da dismettere.
Ulteriori indagini sono tuttora in corso sulla provenienza dei mezzi che sversavano abitualmente i rifiuti nell’area, con presunto compenso al proprietario, la cui posizione è attualmente al vaglio. Accertamenti in fase di svolgimento anche rispetto al mercato di materiale ferroso ricavato dalle combustioni e ad eventuali abusi edilizi.