Voleva mostrarsi ai loro occhi gentile e premuroso, ma dietro quella parvenza di ‘buon padre’ si nascondeva un uomo che avrebbe molestato le amiche della figlia. Tutte minorenni. Avrebbe approfittato di loro e con la scusa di accompagnarle a casa o di ospitarle nel suo appartamento, “giocando” sull’ingenuità di ragazzine di appena 13 anni, l’uomo – un 45enne romano che viveva a Torre Spaccata – le avrebbe palpeggiate, anche in macchina di ritorno dalla scuola. Ma non solo. Il 45enne avrebbe ‘offerto’ loro anche della cocaina ed è per questo che nel 2019 è finito a processo per violenza sessuale su minori e spaccio di sostanze stupefacenti.
Roma, abusa delle amiche della figlia e offre loro la cocaina
I fatti risalgono al 2018-2019 e si sarebbero ‘consumati’ tra le mura di un appartamento della Capitale, nel quartiere Torre Spaccata. Il 45enne, che agli occhi di tutti si mostrava come disponibile, generoso e attento, con delle scuse avrebbe avvicinato le amiche della figlia e avrebbe abusato di loro. Tutte ragazze giovanissime, due di 13 anni e due di 17, che pensavano di trascorrere del tempo con l’amica del cuore e che invece si sono ritrovate a vivere un incubo. Fino a quando una delle ragazze ha deciso di parlare e raccontare tutti ai genitori, che hanno chiesto spiegazioni all’uomo e che hanno poi deciso di denunciarlo.
Ieri a Piazzale Clodio il pubblico ministero ha deciso di condannare l’imputato a nove anni di reclusione con il rito abbreviato, ma la difesa dell’imputato è serena perché l’uomo si dichiara innocente, estraneo ai fatti. “Aspettiamo con serenità la sentenza del rito abbreviato, che è stata una nostra scelta difensiva, perché non ci sono prove che le ragazze abbiano assunto droga e abbiano subito violenze” – ha spiegato al Messaggero Marco Rossini, il legale del 45enne. Il 15 novembre prossimo è attesa la sentenza.