È tempo di campagna elettorale nel borgo prenestino di Genazzano: il 3 e 4 ottobre 2021 sono convocate le elezioni Amministrative.
Quattro le compagini in campo: “Cambiare“; “Genazzano in Comune“; “Patto Sociale per Genazzano” e “Per Genazzano“.
Una donna e tre uomini, i candidati alla carica di sindaco: la donna (“Per Genazzano”); gli uomini (“Cambiare”; “Genazzano in Comune” e “Patto Sociale per Genazzano”).
Sin dalla nascita della Repubblica Italiana, anche nel voto locale, da queste parti è viva la tendenza della caratterizzazione politico – ideologica.
Di seguito, un accenno in merito a quella attuale.
“Cambiare” è collocabile in un contesto borghese che, in una sintesi includente, tiene insieme: i socialisti riformisti, i moderati non inquadrabili e la destra del fare;
“Genazzano in Comune” è, delle quattro, la lista più spostata a sinistra;
“Patto Sociale per Genazzano” dà albergo ai fedelissimi (e ai sostenitori) dell’ex sindaco; politicamente osservando contende il voto del Garofano Rosso a “Cambiare”;
“Per Genazzano” è il PD (senza simbolo) che, per l’occasione, tenta una “corsa in solitaria”: non significativa la presenza, nella proposta politica articolata, delle altre entità di Centro-Sinistra.
Grande incognita il M5S: appare assente (finzione o realtà?).
Nelle mani degli elettori il pennino (con inchiostro e calamaio) per scrivere una pagina di storia contemporanea genazzanese.