“Niente di nuovo al Copernico di Pomezia se non il degrado e la struttura in se, un ammasso di cemento, intonaco e altri materiali che si erge tra i palazzi di Pomezia”, lamenta il giovane, che dopo aver ricordato che la scuola ha al suo interno tre indirizzi (Ragioneria, Liceo Scienze Applicate ed Elettronica/Elettrotecnica) e oltre 1000 studenti, senza contare dirigenti, professori e personale vario, spiega che questa volta, “Come tre anni fa, gli studenti (che allora scioperarono per ottenere un rifacimento della facciata della scuola) sono stanchi della situazione in cui si trova l’istituto. Manca la più elementare manutenzione e i ragazzi non sono al sicuro”.
“Da qualche anno ormai l’edificio vive in balia del clima, e piove all’interno della scuola – prosegue Giovanni Gaigher – Non viene effettuato nessun intervento, ne per i muri ne per i soffitti e puntuale ogni anno con le prime piogge, alcune zone o sezioni della scuola vengono chiuse e diventano inagibili (aula magna, palestra, ecc). Il problema come sempre sta a monte, la provincia non risponde a nessun tipo di richiamo da parte del Dirigente Scolastico e i ragazzi hanno intenzione di incrociare le braccia dopo i sopralluoghi di questi giorni che hanno evidenziato gravi problemi”. I rappresentanti chiedono un intervento alle istituzioni.
“Abbiamo paura che ci succeda qualcosa: non ci sentiamo sicuri per colpa delle infiltrazioni d’acqua. Tutti noi siamo stanchi di questa situazione. Non vogliamo “tutto e subito”, siamo noi i primi ad agire per fasi, ma a questo punto vorremmo che si facesse qualcosa tempestivamente. Adesso abbiamo fatto richiesta al Comune (alla Provincia già è stata fatta) e poi, in caso di rifiuto, abbiamo pensato di scioperare perché la scuola è ormai invivibile. Una situazione del genere è impensabile, la paura è più che giustificata, visto che l’inverno deve ancora iniziare e nuove piogge potrebbero gravare ancora di più sulla struttura”, conclude Giovanni Gaigher .