Era il 1998 quando a Palo Alto, in California nacque PayPal, portafoglio digitale (o, in inglese e-wallet) con l’intuizione da una parte di consentire i pagamenti online senza necessità di inserire ogni volta i propri dati di carta di credito o bancari, dall’altra di costituire un vero e proprio conto sia per ricevere che per inviare pagamenti elettronici. Se la storia degli e-wallet è dunque più che ventennale, è con la pandemia e l’aumento vertiginoso degli acquisti in Rete che essi sono diventati normalità quotidiana. Negozi di commercio elettronico, portali di intrattenimento e gioco come Synergy Casino, aziende che forniscono servizi li utilizzano come importante mezzo di pagamento dei loro utenti, ormai irrinunciabile.
Recentemente inoltre, lo stesso PayPal è arrivato anche nei supermercati e nei negozi fisici, un ulteriore passo avanti per questo strumento che ormai non è relegato solo agli acquisti in Rete ma che permette di utilizzare il saldo disponibile o la carta di credito o conto bancari associati per fare anche la spesa quotidiana nel proprio negozio di fiducia.
PayPal, in ogni caso, non è l’unico e-wallet disponibile perché negli anni molti altri lo hanno seguito e imitato, magari introducendo delle innovazioni. E’ il caso di Skrill e Neteller, molto usati tradizionalmente in settori come quelli del gambling e del gioco online, e il cui utilizzo è ulteriormente aumentato nell’ultimo anno e mezzo anche grazie a promozioni speciali come i Bonus Casinò senza registrazione o per le commissioni a volte più convenienti rispetto a PayPal.
E-wallet anche per le criptovalute?
Nel frattempo, la diffusione delle criptovalute ha fatto sì che i portafogli elettronici si diffondessero anche nel mondo delle criptovalute. Rispetto ai wallet classici nei quali Bitcoin e altre criptomonete vengono conservate, ad esempio Coinbase ha già da un po’ di tempo aggiunto la possibilità di aggiungere una carta di credito virtuale (e volendo anche fisica) che permette di fare qualsiasi acquisto con il proprio credito in crypto.
Ma anche il portafoglio digitale più diffuso al mondo, il già citato PayPal, ha da alcuni mesi iniziato ad interessarsi ai Bitcoin, che in passato aveva avversato, annunciando che presto sarà possibile usare PayPal anche con le crypto. Questo annuncio ha creato grande effervescenza sia tra gli appassionati di Bitcoin di lungo corso che tra i nuovi investitori, ed è stato una delle prime cause del picco raggiunto alcuni mesi fa dal Bitcoin superando i 50.000 dollari.
Quale futuro per gli e-wallet?
Come si è visto, gli e-wallet sono disponibili da oltre 20 anni ma è l’ultimo anno e mezzo che li ha fatti iniziare ad usare anche a chi prima, per poca confidenza con la tecnologia, se ne era tenuto lontano. In molti hanno iniziato anche a fare la spesa alimentare online durante la crisi pandemica, e come si è visto gli e-wallet hanno fatto ormai la loro comparsa anche nei supermercati (non solo PayPal ma ad esempio anche il comodissimo Apple Pay). Anche se la crisi pandemica si sta per fortuna attenuando, è facile predire che si sia ormai raggiunto il punto di non ritorno per quanto riguarda l’utilizzo dei portafogli elettronici.
Molti italiani hanno ormai sperimentato la comodità di questi strumenti che ormai possono essere utilizzati dal cellulare e consentire di pagare con un solo gesto, tra l’altro anche con il vantaggio igienico di non dover toccare dispositivi maneggiati da decine di altre persone. E’ verosimile dunque che il trend prosegua, e che l’utilizzo dei portafogli elettronici diventi sempre più diffuso non solo per i pagamenti online ma anche per quelli nei negozi fisici. Si è già compreso, del resto, che sarà proprio negli smartphone il futuro degli e-wallet. I portafogli elettronici del futuro renderanno probabilmente ancora più semplice la propria spesa quotidiana, ad esempio semplicemente inquadrando il codice a barre o QR di un singolo prodotto. il futuro è già qui, e sarà difficile per chiunque rallentarlo o addirittura fermarlo.