Giacomo Rotoli, presidente di Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori, commenta il discorso di Papa Francesco durante il Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna.
“Non possiamo non essere d’accordo con Papa Francesco nella sua perorazione sulla famiglia” Così Giacomo Rotoli, presidente dell’Adiantum – Associazione di Aderenti Nazionali per la Tutela dei Minori – ha commentato le parole che Papa Francesco ha pronunciato in occasione del suo discorso durante il “Colloquio internazionale sulla complementarietà tra uomo e donna” avvenuto in Vaticano. Il presidente dell’associazione riferisce come il Pontefice abbia usato un linguaggio “semplice e diretto” per ricordare a tutti come la disgregazione della famiglia tradizionale non ha “ha portato a nessun risultato salvo quello di una ulteriore precarietà che si aggiunge a quella lavorativa, economica, sociale”.
L’associazione da anni si occupa di sensibilizzare la società e garantire ai bambini i loro diritti, come l’avere una famiglia, una casa, un’istruzione. “Salvaguardare i legami che ci interessano perché sono legami familiari è una prerogativa di tutti che non possiamo annullare in un’utopia di libertà assoluta dalla paternità, maternità o dalla stessa fratellanza. – aggiunge Giacomo Rotoli – ma correttamente Papa Francesco non guarda indietro ma avanti alla complementarietà dei ruoli e non alla loro ipostasi in un modello unico: di qui l’invito ai giovani ad avere coraggio nel formare nuove famiglie solide non precarie”.
Adiantum lavora con famiglie separate, spesso composte da soggetti che si sono o sono stati isolati e privati di ogni rapporto, “ci fa immediatamente pensare all’idea di bigenitorialità: ovvero il sacrosanto diritto del minore ad intrattenere rapporti con entrambi i genitori e i rispettivi rami familiari espresso nella legge 54/2006 sull’affido condiviso che in una interpretazione più ampia da noi auspicata vale qualsiasi sia lo status dei rapporti tra i genitori. – spiega il presidente dell’associazione – speriamo che queste parole del Papa trovino rispondenza nel comportamento della magistratura che alle volte sembra andare in direzione del tutto opposta recidendo i legami invece che preservarli.”
Massimiliano Gobbi