Home » Ardea » Cronaca Ardea » Rappresentanti di istituto della scuola pubblica, ad Ardea dalla politica arrivano i “suggerimenti” per le elezioni

Rappresentanti di istituto della scuola pubblica, ad Ardea dalla politica arrivano i “suggerimenti” per le elezioni

Pubblicato il

Ardea è un luogo unico al mondo e mantiene il suo primato grazie all’indefesso lavoro di una classe politica che non perde occasione per stupire. Dopo il vergognoso episodio del cartello posto in un cortile antistante la scuola che vieta ogni tipo di gioco per i bambini e che ha procurato perfino l’intervento dell’Unicef e ha guadagnato i titoli di testa dei telegiornali nazionali, i politici che governano da vent’anni questo paese ne hanno escogitata un’altra.

Sono stati inviati a fidati genitori tramite SMS, messaggi di invito a votare due candidati “amici” in occasione delle prossime elezioni dei rappresentanti di istituto della scuola pubblica. L’iniziativa è di un noto consigliere comunale che non è nuovo a queste uscite; in passato non si è fatto scrupolo, il consigliere, di indicare i nomi dei candidati “graditi” all’amministrazione neppure in occasione delle elezioni di cariche in ambito comitati di quartiere e centro anziani.

Che la politica ad Ardea arrivasse perfino a condizionare i rappresentanti dei genitori a scuola, non è solo inverosimile ma vergognoso ed umiliante per i cinquantamila abitanti di questo paese, che, dopo aver rinunciato alla speranza di vivere in un luogo “normale”, devono subire anche questo.

Il prossimo 20 novembre ci sarà nell’aula consiliare una riunione che il nuovo vicesindaco, Raffaella Neocliti, ha organizzato per incontrare tutti i cittadini di Ardea che, attraverso comitati, associazioni, centri culturali, istituti religiosi, ma anche semplici cittadini, vorranno portare le loro proposte per il miglioramento di questo territorio; un momento di “democrazia partecipata” come quello ricordato nella frase di De Gasperi in un grande manifesto che sovrasta l’aula dedicata a Sandro Pertini. Ci aspettiamo di vedere almeno per una volta i cittadini seduti sugli scranni riservati ai politici e che questi, numerosi e seduti nei posti riservati al pubblico, stiano ad ascoltare in rispettoso silenzio; i cittadini non hanno più domande da cui attendere risposte; ora vogliono dire la loro e riprendersi il governo di questa città.

Mario Savarese

 

Impostazioni privacy