Ormai i monopattini elettrici fanno parte di moltissime città italiane. Proprio per questo motivo risulta di vitale importanza stabilire delle regole ben precise per il loro utilizzo in totale sicurezza: pochi giorni fa è avvenuto un incontro organizzato al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Qui si è discusso delle principali novità per consentire la circolazione dei monopattini elettrici in totale sicurezza.
Le proposte
Tra le varie proposte troviamo quella dell’associazione degli operatori di sharing mobility: “L’estensione dell’imposizione all’intera platea degli utilizzatori, soprattutto in un servizio di sharing, creerebbe un’anomalia tutta italiana che porterebbe inevitabilmente le aziende a concentrare gli investimenti in altri Paesi, mettendo a rischio un settore che in Italia conta complessivamente circa 2.000 posti di lavoro e milioni di utenti – continua l’associazione – Bisogna sottolineare come la quasi totalità degli incidenti più gravi si sia verificata su monopattini privati, i quali sono 10 volte più numerosi dei mezzi in sharing e non godono dello stesso livello di sicurezza e di controllo. Basti pensare che mentre gli operatori di sharing devono certificare il rispetto dei requisiti normativi durante le procedure di selezione, esiste una moltitudine di mezzi privati che non è sottoposta ad alcun controllo”.
Tra le varie proposte inoltre, spunta quella dell’obbligo del casco per equiparare il mezzo ai ciclomotori, anche considerando i numerosi incidenti, a volte gravi e mortali, che sono avvenuti a bordo di questi monopattini. Enzo Marco Letizia, segretario dell’associazione nazionale funzionari di polizia, ha affermato infatti che “Due sono le previsioni che crediamo debbano necessariamente essere inserite: obbligatorietà dell’assicurazione sulla responsabilità civile e del casco protettivo. Convinti che questi mezzi possano diventare una alternativa a veicoli più inquinanti, dall’altro lato va disincentivato il loro utilizzo ludico dove minorenni, spesso infra-quattordicenni, si lanciano in pericolose gimcane nel traffico veicolare e pedonale”.