Settembre si avvicina e la speranza è che non si ripiombi nell’incubo dello scorso anno, tra chiusure, ospedali in sofferenza, studenti alle prese con la didattica a distanza e curva epidemiologica in salita. Ora con il vaccino a disposizione e con il Green Pass – quel documento che di fatto serve per ‘partecipare’ alla vita sociale e che dal 1 settembre sarà esteso anche negli ambienti scolastici e sui mezzi a lunga percorrenza – l’Italia, ancora tutta in zona bianca, sembra essere più pronta a fronteggiare la pandemia. Ma in tanti, tra esperti e politici, continuano ad appellarsi alla popolazione affinché tutti si vaccinino perché solo così, forse, si riuscirà a ritornare alla vita normale, quella che il virus ha stravolto da ormai troppo tempo. Tra i professori c’è chi, come Andrea Crisanti, fa già previsioni, convinto che ‘chi non fa il vaccino si infetterà entro 18 mesi’.
‘Chi non fa il vaccino si infetterà entro 18 mesi’: le dichiarazioni di Crisanti
“Chi non si vaccina si infetterà entro un anno e mezzo”. E’ questo quello che ha dichiarato Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova ai microfoni di Time Line su SkyTg 24. “Le nuove varianti – ha spiegato – che infettano anche i vaccinati sono un elemento di preoccupazione. Non ci sono più alibi sui vaccini, ormai non possono essere più considerati sperimentali”.
E sull’approvazione definitiva del vaccino Pfizer da parte dell’Fda, l’esperto ha dichiarato: ‘Questo apre le porte a provvedimenti di legge che possono indurre all’obbligo della vaccinazione. Sono vaccini estremamente sicuri, non c’è più l’alibi formale che veniva utilizzato. Dal punto di vista giuridico diventa un vaccino approvato e questo apre le porte a misure che possono portare all’obbligo di vaccinazione’.