Quello del turismo di massa è un fenomeno che spaventa molto chi vive in città secolari come Roma o Venezia. Difatti il sistema dei trasporti o della viabilità viene sovraccaricato e questo causa non pochi disagi ai residenti. Inoltre, spesso e volentieri, l’ecosistema viene messo inevitabilmente a rischio. Per questi motivi si è pensato a una soluzione definita “drastica”: l’accesso a Venezia sarà a “numero chiuso” dal 2022, ma cosa vuol dire esattamente?
Venezia a “numero chiuso”
A partire dal 2022, a Venezia, nei punti a maggior rischio affollamento verrà istituito il “sistema dei tornelli”, necessario per verificare e controllare il flusso dei turisti. Inoltre, i turisti, dovranno “pagare un biglietto” per visitare la città. I costi giornalieri saranno i seguenti:
- Costo ordinario 6 euro;
- Giornate con scarso afflusso (bollino verde) 3 euro;
- Giornate con criticità di afflusso (bollino rosso) 8 euro;
- Giornate con eccezionale criticità di afflusso (bollino nero) 10 euro.
I costi non saranno necessariamente giornalieri, ma anche settimanali e andranno dai 9 ai 30 euro. Il “contributo d’accesso” potrà essere versato congiuntamente all’acquisto del biglietto per il trasporto pubblico. Infine, chi verrà sorpreso a Venezia senza aver pagato il contributo d’accesso, rischierà una multa che va dai 50 ai 300 euro. Tuttavia, non tutti devono pagare il “contributo d’accesso”. Difatti pendolari , residenti e altre categorie in via di definizione saranno esonerati dal versamento.