Vietato affogare o sentirsi male sulle spiagge (pubbliche) di Ostia, perché dal 1° settembre non ci saranno i bagnini. L’amministrazione comunale, guidata da Virginia Raggi, ha infatti deciso che a partire dal mese di settembre il servizio bagnini sarà presente solo nel fine settimana.
Questa decisione è stata presa nonostante la consapevolezza delle 6 vittime che – solo nel mese di agosto – si sono registrate sul litorale romano.
Litorale romano: niente bagnini dal 1° settembre
I bagnini potranno lavorare (al massimo) il venerdì solo però a Castelporziano; quindi Ostia Levante e Ponente sono escluse. Durante i giorni feriali, invece, tutte le spiagge pubbliche saranno prive di assistenza e non si potrà neppure usufruire dei defibrillatori appena comprati dal Comune.
Scelta che cozza non poco con i decessi registrati ad agosto, avvenuti quasi tutti per arresto cardiaco. I bagnini di Ostia, non comprendendo né accettando questa decisione, hanno così deciso di inviare una lettera a Repubblica affinché si chieda alla Sindaca di ritornare sui propri passi. Nello specifico i bagnini chiedono – giustamente – che il servizio sia attivo almeno fino al 30 settembre: data che coincide con la chiusura della stagione balneare.
Niente bagnini sul litorale: la scelta ‘fuori legge’ della Raggi
Nella lettera, riportata da Repubblica, si legge che: “I bagnini già sono troppo pochi, sono soli nelle loro postazioni e costretti a turni di oltre 10 ore di fila. Difficile gestire le emergenze. L’ultimo grave caso risale a ferragosto quando al terzo Cancello un ragazzo ha accusato un forte malore in maree ha perso i sensi ma un bagnino è riuscito a salvarlo“.
L’incongruenza più grave è che, per legge, negli stabilimenti privati la presenza dei bagnini è obbligatoria. L’amministrazione comunale dovrebbe tutelare tutti i cittadini, non solo coloro che scelgono (o possono scegliere) di recarsi in uno stabilimento privato.