I posti definiti “aperti e liberi” da coloro che non possiedono il green pass, stanno diventando virali. Si tratta di luoghi in cui il Green pass non viene richiesto, anche se per legge dovrebbero farlo. La mappa di queste attività è persente sul gruppo Telegram “APERTI E LIBERI”, dove gli oltre 2500 utenti, segnalano i luoghi che non richiedono la certificazione verde: “Attività che obbediscono alla Costituzione esercitando il proprio diritto al lavoro e che non accettano limitazioni non giustificate”, così vengono definite da questi individui.
L’odio verso l’esterno
Hanno la loro idea, le loro “fonti” e non credono a chiunque la pensi diversamente da loro. Creano castelli di carta, che potrebbero crollare se solo un tassello venisse messo in discussione. I “nemici” sono attaccati e bannati, chiunque abbia un’idea diversa non è ben accetto, il confronto costruttivo è a 0: “Non vi crediamo più e più tentate di convincerci a vaccinarci e più non lo faremo. Se volete che iniziamo a credervi di nuovo iniziate a fare i giornalisti seri e con un po’ di fegato dicendoci la verità!”, scrive un utente, inneggiando a una verità diversa da quella resa nota fino a questo momento. L’odio verso i giornalisti sale, sempre di più considerati complici di un sistema del terrore: “Per fare paura i giornalai scrivono esplicitamente che le persone ricoverate sono non vaccinate, come se fossero di classe B” e ancora “Siamo in dittatura, e il regime ci propina solo le notizie che gli fanno comodo”.
Chiunque viene attaccato
Il bersaglio degli utenti non sono solo giornalisti ma chiunque la pensi diversamente da loro e chiunque non crede alla dittatura sanitaria, e soprattutto i cosiddetti influencer: “Fate fuori gli influencer che prendono in giro chi non vuole vaccinarsi, il fallimento deve iniziare da loro. Non seguiteli più. Già guadagnano troppo grazie a noi cretini, e offendono anche, fanno campagna pro vaccinazione ridendo di chi non lo fa. Qui c’è un solo modo per far capire l’importanza della libertà di scelta, ovvero mettere nella merda chi appoggia tutto questo schifo”.
L’odio verso i locali a norma
L’odio è scatentato anche verso tutti i gestori di quei locali che a norma di legge richiedono il green pass, lo scopo? Farli fallire. “Gli esercenti, chi guadagna con la democrazia devono collaborare, niente certificati falsi per entrare nei ristoranti. L’unica soluzione è indurli al fallimento, poi capiranno che hanno scelto di allearsi con il mostro.”, ma ci sta anche chi attacca direttamente esercenti e clienti “Non fatevi fregare dal fatto che ora si può stare fuori. Non è un caso che l’abbiano introdotto d’estate. Svegliamoci, ma TUTTI, esercenti e clienti!” e ancora “Se non avete capito, hanno cercato di salvare l’economia fregando i clienti”.