E’ giunto in ospedale in stato di incoscienza la mattina di venerdì 13 agosto. In base al referto medico, il ragazzo aveva subito un trauma cranico con emorragia cerebrale, ed è proprio da questo che sono partite le indagini da parte della Polizia di Stato. Gli investigatori del VII Distretto San Giovanni, diretto da Antonio Soluri, si sono repentinamente recati in ospedale dove hanno trovato la sorella della vittima insieme a V.C., 25enne romeno convivente con i due nonché fidanzato della ragazza.
Le versioni contrastanti
La coppia, sentita separatamente, ha raccontato versioni diverse e contrastanti su quanto accaduto: unico punto in comune tra i racconti era che, dopo essere usciti da casa per andare a fare una passeggiata, avevano trovato, rientrando, la porta di casa aperta ed il fratello di lei sul letto, privo di conoscenza per una probabile sbornia. Insospettiti dall’atteggiamento dei fidanzati, i poliziotti sono andati nel loro appartamento dove hanno trovato le pareti sporche di sangue così come un lenzuolo, un piatto di ceramica rotto ed un materasso lavato ed appoggiato in un sottoscala esterno all’abitazione. Sentiti poi alcuni vicini, gli agenti hanno scoperto che la sera prima che il ragazzo finisse in ospedale, tra le 18:00 e le 22:00 si era sentita una forte litigata tra i due uomini e rumori riconducibili a colpi di pugni o calci e oggetti rotti, mentre la ragazza implorava insistentemente di smetterla; dopo le 22:00 il silenzio. Inviati tutti gli elementi alla Procura della Repubblica, questa ha chiesto ed ottenuto, dal G.I.P. del Tribunale di Roma, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere per V.C., provvedimento prontamente eseguito dagli investigatori che hanno condotto il ragazzo in prigione.