Riceveranno il 37% dei loro crediti i circa 40 creditori del Consorzio per l’Università di Pomezia, mentre saranno soddisfatti al 100% i creditori privilegiati (come i dipendent). E’ infatti del 15 ottobre scorso il decreto del Tribunale di Velletri che omologa il concordato preventivo liquidatorio proposto dal Consorzio per l’Università di Pomezia il 9 dicembre 2013, il quale prevedeva la cessione dei beni della società e la prosecuzione dell’attività aziendale solo fino al 30 giugno 2014. “La proposta prevede – si legge nel decreto – il pagamento integrale delle spese di procedura e la soddisfazione in misura pari al 100% dei debiti prededucibili e privilegiati (1.929.400 euro, ndr) e in misura pari al 37% dei debiti chirografari (6.651.244,98 euro, ndr), entro 24 mesi dalla data di approvazione del concordato”.
“Sarà nato sicuramente come un progetto di sviluppo per il territorio – dichiara l’Assessore Emanuela Avesani a proposito del Consorzio per l’Università – ma ad oggi è la peggiore pagina di Pomezia con cui ho avuto a che fare in questo anno e mezzo. Oltre 9 milioni di euro di debiti, oltre 40 contenziosi, due richieste di fallimento a carico del Consorzio di cui una da parte dell’Università LUM. Un contenzioso dal 2011 con l’Università la Sapienza di Roma per circa 3 milioni di euro, con tanto di forti contrasti tra l’ex Sindaco di Pomezia e il Rettore. Il pagamento da parte del Comune del 70% della retta per circa 53 studenti frequentanti una Università privata. Le ‘assunzioni facili’ con cui si è arrivati ad un organico di 21 persone, contro le 9/10 risorse che gestivano la struttura quando a pieno regime c’erano oltre 2000 studenti. Contratti per la gestione dei campi sportivi fortemente sfavorevoli per il Comune. L’abbandono della struttura, resa ad oggi in parte inagibile, come per i bungalow. Oltre 2,5 milioni di euro di soldi pubblici ‘buttati’ ogni anno. Questo era il Consorzio per l’Università di Pomezia, e questi sono i motivi per cui si è scelta la liquidazione della società. Sono stati mesi di grande lavoro, necessario per restituire il Campus Selva dei Pini alla Città e a una gestione ottimale. Entro un paio di settimane – conclude l’Assessore – verrà depositata in Tribunale l’azione di responsabilità per danni contro gli ex amministratori”.
“L’accoglimento presso il Tribunale del concordato preventivo liquidatorio non era affatto scontato – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – E’ il risultato dell’ottimo lavoro fatto in questi mesi, che ci ha permesso di scongiurare il fallimento del Consorzio e di restituire finalmente alla Città un patrimonio come quello di Selva dei Pini. E’ l’ennesimo atto di responsabilità e buona gestione della mia Amministrazione”.