“Le Donne del Muro Alto” è il nome della campagna di crowdfunding lanciata dall’Associazione Per Ananke per dar seguito ai laboratori teatrali con le detenute attrici della massima sicurezza della Casa di reclusione di Rebibbia femminile, a rischio chiusura.
Nel 2013 l’associazione ha realizzato presso la sezione massima sicurezza del carcere romano lo spettacolo “Didone, Una storia sospesa”, accolto con grande entusiasmo dalle istituzioni e dalle detenute attrici, riconoscendone il valore rieducativo. Ora, a poco più di un anno di distanza e nonostante il progetto risulti vincitore del bando regionale per le officine di teatro sociale, l’esperienza rischia di arenarsi a causa della mancanza di fondi. La Regione Lazio, infatti, contribuirà solo ad una parte delle spese e se l’associazione non riuscirà a raccogliere entro gennaio la somma di 25.000 euro, le attività saranno interrotte.
“Il carcere – commenta la curatrice del progetto e regista Francesca Tricarico, che ha anche lavorato come assistente alla regia nel film Cesare deve morire dei fratelli Taviani , realizzato con i detenuti di Rebibbia – dovrebbe essere il luogo della rieducazione, del viaggio verso il reinserimento nella società, della scoperta di sé, dell’altro e della società stessa. Quale strumento migliore del teatro? L’attività teatrale, attraverso la sua funzione terapeutica e pedagogica, si pone come potenziale agente di cambiamento e miglioramento”.
Il progetto, che ha ricevuto anche il patrocinio gratuito del Garante dei detenuti del Lazio, prevede oltre alla realizzazione del laboratorio biennale di teatro presso Rebibbia Femminile, anche la pubblicazione di un libro testuale e fotografico, scritto dalle detenute attrici, che attraverso il pretesto del laboratorio teatrale, raccontano di sé, delle dinamiche carcerarie, il rapporto tra loro e le difficoltà con le istituzioni. “Vogliamo attraverso questo progetto aprire una finestra su questa realtà di cui non si parla mai abbastanza” afferma Francesca Tricarico. “Per molte di loro lo spettacolo messo in scena lo scorso anno è stata una piccola grande occasione di riscatto, di crescita non solo personale ma anche di gruppo”.
Per tutta la durata della campagna di crowdfunding, il sito www.ledonnedelmuroalto.it racconterà le diverse fasi del progetto.
L’Associazione culturale Per Ananke, attiva dal 2006 a Pomezia, Roma e nella provincia a sud della Capitale, si occupa della diffusione della cultura teatrale ed artistica con particolare attenzione nei luoghi di disagio sociale. Dal 2010 si occupa di teatro e carcere, inizialmente collaborando con diverse realtà impegnate nell’attività teatrale in carcere, in seguito autonomamente attraverso la realizzazione di laboratori teatrali nella Casa circondariale di Rebibbia Femminile.