Pomezia Servizi, il PD torna a chiedere la revoca dell’incarico di Presidente della Pomezia Servizi per Luca Ciarlini, sul quale pende un avviso di garanzia dallo scorso agosto. Frode continuata nelle pubbliche forniture è il reato per il quale la procura della Repubblica di Avezzano ha emesso cinque avvisi di garanzia nei confronti di attuali dirigenti e loro predecessori amministratori del Consorzio Acquedottistico Marsicano Spa (Cam). Si tratta di Luca Ciarlini ex direttore amministrativo nel frattempo passato alla presidenza di Pomezia Servizi, carica che ricopre dal 30 aprile, Andrea Ziruolo, attuale presidente del Cam, Gianfranco Tedeschi, ex presidente del consiglio d’amministrazione, dell’ex componente del cda Pasqualino Di Cristofano e Giuseppe Venturini, responsabile tecnico, difesi dagli avvocati Alessandro Giffi e Roberto Jageregger. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato e condotte dalla Polizia provinciale, erano partite nel 2012, ed hanno portato gli inquirenti a ritenere che nei comuni serviti dal CAM gli impianti di depurazione erano totalmente o per la maggior parte non funzionanti. Gli utenti hanno inoltre continuato a pagare, inclusa nelle bollette, una quota per il servizio depurazione, sebbene lo stesso fosse di fatto inesistente o talmente ridotto da essere irrilevante. E adesso il PD chiede nuovamente a gran voce che il sindaco Fabio Fucci, che aveva fatto della legalità il proprio cavallo di battaglia in campagna elettorale, che l’incarico venga revocato al più presto. “La notizia era nota già da qualche giorno e la conferma arriva dai giornali di questa mattina – ha dichiarato il segretario comunale del PD Stefano Mengozzi – Le indagini a carico del presidente della Pomezia Servizi, Luca Ciarlini, pur riguardando esperienze passate, ci spingono a chiederne l’immediato allontanamento dall’azienda comunale”. Il timore espresso da Mengozzi riguarda anche il futuro dei lavoratori, dal momento che sul futuro della Pomezia Servizi pesa anche una gestione improntata ad una drastica riduzione delle spese del personale voluta dal proprio nuovo presidente Ciarlini, che già in Abruzzo nel consorzio Cam ha dato prova delle proprie qualità di «taglia-teste». “Ancor prima delle indagini a suo carico, il Pd ha messo in dubbio la gestione e gli obiettivi di Ciarlini e di chi gli ha affidato questo incarico, il sindaco Fucci. Il primo cittadino torni indietro sui propri passi togliendo l’incarico al presidente della Pomezia Servizi e fermando lo spezzettamento della società e dei servizi”.