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Roma. ‘Dammi il bancomat e il codice pin’, e per un anno sottrae stipendio e gioielli a un disabile: arrestato carnefice 33enne

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Si era fidato di quell’uomo di 33 anni che credeva un amico ma lui, un uomo invalido all’80% ha dovuto ricredersi. Il 33enne infatti, in maniera ‘amichevole’ gli chiedeva dei soldi, poi addirittura con le minacce è arrivato a farsi consegnare lo stipendio a cadenza mensile insieme a monili e oggetti in oro. La denuncia della vittima è stata raccolta dagli investigatori del III Distretto Fidene Serpentara, diretto da Fabio Germani, che hanno ascoltato il racconto dell’uomo, che da circa un anno, dopo la morte della mamma, si era fidato della persona sbagliata. 

Il racconto della vittima 

Il persecutore, perché tale era divenuto per la vittima, nell’arco di questo anno non si è limitato solo a richieste pressanti e costanti di denaro ed oggetti in oro, ma è riuscito a creare nel malcapitato un vero e proprio stato di assoggettamento controllandolo, chiedendogli continuamente dove si trovasse e presentandosi sotto casa, aumentando così il suo stato di ansia, agitazione e accrescendone la paura. Questo fino al provvidenziale intervento dei poliziotti, nella giornata di ieri, quando il malcapitato ha deciso di chiedere aiuto agli agenti. Compreso il modus operandi di R.M. e considerando la giornata del mese, a ridosso dell’accredito dello stipendio a favore della vittima, gli agenti con la complicità di quest’ultima, hanno organizzato, monitorandolo, un appuntamento “esca” con il persecutore presso un ufficio postale in via Sinalunga.

“Dammi il bancomat ed il codice pin”, queste le parole che gli agenti appostati in servizio in abiti civili sono riusciti a carpire, ascoltando il colloquio fra i due notando contemporaneamente l’atteggiamento di sottomissione della vittima e l’ira del 33enne aumentare non riuscendo a prelevare denaro.

L’arresto

A far scattare l’intervento dei poliziotti, l’intimazione rivolta alla vittima, ancora una volta, costretta a recarsi presso altri bancomat per verificare se effettivamente sul conto non ci fossero soldi. Bloccato il 33enne, è stato arrestato per i reati di circonvenzione di incapace e atti persecutori.

In linea con le previsioni del “Protocollo di Intesa” siglato di recente dal Questore di Roma al III Municipio, tra le amministrazioni ed enti competenti a fornire assistenza alle persone vittime di violenza, gli agenti hanno poi attivato le competenti strutture socio assistenziali per fornire il previsto supporto alla vittima.

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