Tutto sarebbe partito da Wuhan in Cina, poi caso dopo caso – tra chiusure e lockdown – il Coronavirus si è esteso e ha stravolto più Paesi, rendendoci tutti vicini nello stesso incubo seppur distanti. E da quel momento il virus è mutato più volte: dalla variante indiana a quella brasiliana fino alla nuova colombiana, quella mutazione che avrebbe causato la morte di sette anziani ricoverati in una clinica.
Nuova variante colombiana: morti 7 anziani
Sette anziani, tutti pazienti ospiti della casa di cura a Ter Burg, a Zaventem, alle porte di Bruxelles, sono morti nel giro di due settimane dopo essere risultati positivi alla variante colombiana, a quanto pare una nuova mutazione del virus. A renderlo noto l’emittente radio-tv belga Vrt Nws, che ha spiegato come le prime infezioni siano da ricondurre al 16 luglio e come, fortunatamente, ora il focolaio sembri essere sotto controllo.
Dei 7 anziani morti, alcuni versavano già in condizioni critiche e il virus non ha fatto altro che peggiorare lo stato di salute. I 20 anziani contagiati, così come tutto il personale (a eccezione di uno studente) erano vaccinati ed è per questo che Kathleen Boydens, capo di cure e delle risorse umane dell’istituzione, non riesce a capacitarsi di come il virus abbia potuto stravolgere la casa di cura. Sulla variante colombiana si hanno ancora poche informazioni, ma stando a una ricerca condotta in Inghilterra questa mutazione non dovrebbe essere più patogena delle altre.