E’ entrato in vigore da pochi giorni il Green Pass, quel certificato ormai indispensabile per accedere ai luoghi al chiuso: dai cinema ai teatri, dalle sale bingo alle sale scommesse, dai centri termali ai parchi divertimento. Un documento che il Governo ha pensato bene di mettere a punto per scongiurare eventuali chiusure, per non ripiombare a settembre nell’incubo fatto di chiusure e zone rosse. Un modo per far sì che le attività restino aperte e che i cittadini siano al sicuro. Ma la certificazione servirà per andare dal parrucchiere?
Il Green Pass serve per parrucchieri e centri estetici?
Il Green Pass deve attestare almeno una di queste tre condizioni: aver fatto il vaccino (anche solo una dose), essere negativi con un tampone valido 48 ore o essere guariti dalla malattia entro 6 mesi. E dal 6 agosto scorso è obbligatorio mostrarlo nei ristoranti e bar al chiuso, durante gli spettacoli, gli eventi e le competizioni sportive, nei musei e nei luoghi di cultura. Ma anche nelle piscine, nelle palestre, nei centri benessere e termali, nei parchi divertimento e tematici, nei centri culturali e sociali, nelle sale bingo e sale scommesse o per partecipare ai concorsi pubblici.
Niente Green Pass invece per rilassarsi dal parrucchiere perché in questo caso non servirà mostrare nessun certificato. Il discorso si fa più complicato per i centri estetici e i centri benessere: nel primo caso non servirà il certificato verde, nel secondo sì. O meglio, il Green Pass non è richiesto nei saloni di barbiere e parrucchiere, nei servizi degli istituti di bellezza e in quelli di manicure e pedicure. E’ obbligatorio, invece, per accedere ai servizi di centri per il benessere fisico e negli stabilimenti balneari.