Sembra non preoccupare la situazione sul fronte Coronavirus nel Lazio: stando al bollettino di ieri, i casi positivi sono in diminuzione, così come i ricoveri e le terapie intensive. L’Rt, ha spiegato l’assessore D’Amato, è in calo, l’incidenza è costante, la variante Delta sembra arrestarsi e la pressione sulla rete ospedaliera rimane bassa. Ma è proprio questo il punto. Negli ospedali della Regione non ci sono più ultra 80enni e pazienti fragili, ma giovani, alcuni senza malattie pregresse.
Variante Delta a Roma, allarme negli ospedali
Lo Spallanzani, il Policlinico Umberto I e il Gemelli sono tre degli ospedali della Capitale che più ‘ospitano’ pazienti giovani. Come ha spiegato Luisa Marchioni, primario dell’istituto infettivo di via Portuense, a Repubblica, “I ragazzi che arrivano non hanno assolutamente patologie pregresse, erano perfettamente sani prima di contrarre il virus. Prima vedevamo solo ottantenni, ora ne ho solo uno di 79 anni, gli altri sono molto più giovani”.
Al Gemelli, invece, Massimo Antonelli, che dirige il reparto dell’ospedale spiega che: “I pazienti hanno tra i 30 e i 65 anni e salvo due pazienti, sono tutti non vaccinati. C’è stato decisamente un crollo dell’età”. Stessa situazione anche al Policlinico Umberto I: “Su dieci ricoverati, ho dieci non vaccinati – spiega il professor Francesco Pugliese al quotidiano – Sono tutti di età tra i 50 e 60 anni con uno di 39, in condizioni molto critiche. Qui non dovrebbero esserci persone di questa età. E’ gravissimo che sia passato il messaggio che ai più giovani non succede niente, ha allentato le misure di prevenzione. Ed è stato un errore anche parlare di immunità di gregge, troppa gente è rimasta ad aspettare che gli altri si vaccinassero, ma ora s’infetta. Fortunatamente la maggioranza dei 25enni riusciamo a dimetterli dopo qualche giorno – conclude Pugliese – ma presentano sintomi molto importanti. È una situazione molto delicata”.
Coronavirus nel Lazio: la situazione aggiornata
Attualmente nel Lazio sono 13946 i casi positivi: 381 sono ricoverati, 54 sono in terapia intensiva e 13511 sono in isolamento domiciliare. “E’ in continua frenata il trend dei nuovi casi nel Lazio – spiegano dall’Unità di Crisi – L’invito è quello di prenotare l’appuntamento per il vaccino e non attendere l’ultimo momento utile”.