TOKYO (GIAPPONE) (ITALPRESS) - Arriva la terza storica medaglia olimpica per San Marino. Dopo il bronzo di Alessandro Perilli nel tiro a volo specialità trap e l’argento nel mixed team ancora della Perilli in coppia con Gian Marco Berti, è arrivato il bronzo nella lotta grazie a Myles Nazem Amine Mularoni che nella finalina degli 86 kg ha battuto il ventunenne iraniano Deepak Punia per 4-2 rimontando negli ultimi secondi di match. Il ventiquattrenne di mamma sammarinese e padre di origine libanese, nato e cresciuto nel Michigan, ci ha creduto e ha ribaltato le sorti del confronto con un recupero prodigioso. Il suo percorso è stato di assoluto livello con le vittorie sul ventitreenne colombiano Carlos Arturo Izquierdo Mendez agli ottavi di finale (12-2, match interrotto per manifesta superiorità) e poi al ripescaggio contro il trentaduenne bielorusso Ali Shabanau (2-0). In mezzo la sconfitta con il trentenne americano del Nevada David Morris Taylor III, che ha vinto la medaglia d’oro battendo in finale il ventiseienne iraniano Hassan Yazdanicharati Iri. Si sono congratulati con Myles la delegazione olimpica, i Capitani Reggenti, Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, e il Segretario di Stato allo Sport, Teodoro Lonfernini. Myles ha completato un biennio personale di grandissimo livello, ricordando la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici Europei di Minsk 2019, l’argento agli Europei di Roma 2020, il bronzo agli Europei di Varsavia 2021 e il podio olimpico a Tokyo 2020. “Dedico la medaglia alla mia famiglia – dice il lottatore -, al mio staff, a tutte le persone di San Marino che mi hanno supportato, a cominciare da Federico Valentini ed Eros Bologna con il presidente Gian Primo Giardi e tutti i membri del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese ai quali sono grato per avermi fatto entrare trattandomi come in una vera famiglia sammarinese. Nella finale per il bronzo non volevo rimanere escluso, l’ho scampata per un pelo ma la cosa più importante è la vittoria e ho trovato la via per vincere”.
(ITALPRESS).
San Marino ancora in festa, dalla lotta terza medaglia olimpica
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