In piazza al grido di “Libertà“. A Roma come in tante altre città italiane, sono in migliaia a protestare contro quella che in molti vedono come una “restrizione da regine”. Il Green Pass è il tema caldo della settimana. Da quando il Governo Draghi ha varato il nuovo Decreto Legge e ha esteso l’utilizzo del certificato verde sono scoppiate le polemiche. Giovedì scorso, in conferenza stampa, Draghi ha annunciato tutte quelle situazioni in cui il Green pass sarà obbligatorio, a partire dal 6 agosto.
Dopo appena due giorni in tutte le piazze d’Italia è già corteo e polemica. In queste ore migliaia di italiani si sono radunati in Piazza del Popolo per chiedere al Governo Draghi di rimuovere l’obbligo (ancora non in vigore). Nelle piazze ci sono varie tipologie di cittadini: senza subbio ci sono i cosi detti “no vax”, persone che non hanno fiducia nel siero; ci sono molti gestori di discoteche – forse la categoria più duramente colpita da questa decisione – ma si riconoscono anche tanti esercenti, lavoratori che temono per la propria attività con questo obbligo.
Qui però c’è un paradosso: il certificato verde ha – come Draghi ha sottolineato – l’obiettivo di lasciare più Regioni possibili in zona bianca, quindi di non chiudere le attività. Tuttavia non sono solo i cittadini ad andare contro la decisione del Governo, ma anche figure di spicco della politica italiana che affermano: “Si può essere contrari al Green pass, senza essere no vax”, spiegando che, pur essendosi vaccinati, non vogliono sottostare all’obbligo di avere una certificazione per poter entrare nei locali.
No al Green pass: il paradosso dei cortei
Dalle immagini che si stanno diffondendo sul web, la cosa più preoccupante è che tanti di quelli che attualmente si trovano a Piazza del Popolo – e nelle altre piazze italiane in cui è in corso la protesta- sono senza mascherina, pur non mantenendo le distanze raccomandate per contenere la diffusione del virus; attualmente però quasi 5 milioni di over 50 non sono ancora vaccinati.
Draghi, prima di far conoscere il testo del decreto, ha fatto un punto sull‘economia italiana pronunciato delle parole fondamentali: “Il Green pass non è un arbitrio ma è una condizione per tenere aperte le attività economiche, per concedere alle Regioni di restare in zona bianca”. Ma sono in molti a non accettare questo tipo di condizione, vista come una dittatura sanitaria. Di contro, però i contagi continuano ad aumentare (soprattutto nel Lazio, ancora una volta la regione che conta il numero più alto di positivi) mentre la campagna di vaccinazione continua ad essere incerta.
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