Se da una parte nel Lazio le terapie intensive e i ricoveri sono stabili, dall’altra nelle ultime settimane i contagi stanno aumentando. Solo ieri se ne sono registrati 443 in 24 ore, con i dati che – secondo il responsabile alla Sanità D’Amato – nei prossimi giorni peggioreranno. Un quadro per nulla ‘roseo’, uno scenario che sembra farci tornare indietro nel tempo quando l’Italia era suddivisa in zone colorate a seconda del rischio. Rischio di passare (di nuovo) in fascia gialla che corre anche la Regione Lazio, a meno che non vengano modificati i parametri che sanciscono il passaggio da una zona all’altra.
Lazio zona gialla, quando potrebbe cambiare colore
L’Rt e l’incidenza sono in aumento, rispettivamente a 0,81 e 16.9 per 100.000 abitanti. “I nuovi casi – ha spiegato l’assessore D’Amato – aumentano di circa 80% rispetto alla settimana scorsa e l’età mediana si attesa a 23 anni“. Al momento, l’incidenza è ancora sotto la soglia di rischio perché, lo ricordiamo, la zona gialla – stando ai valori che attualmente si prendono in considerazione – è assicurata con 50 casi ogni 100.000 abitanti. Questo vorrà dire che nel Lazio si dovranno raggiungere circa 500 nuovi casi al giorno, 3.500 in una settimana. Ma viste le condizioni, con i focolai scoppiati per via degli Europei in gran parte della Regione, D’Amato è convinto che ci sarà un peggioramento, con un incremento di positivi. E se i parametri non dovessero cambiare, come spiega la Repubblica, è probabile che il Lazio passi in zona gialla il prossimo 2 agosto.
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Zone gialle in Italia: i parametri
Sono molti i governatori, ma anche gli esperti, che a gran voce chiedono che vengano modificati i parametri, perché se si tiene in considerazione l’incidenza è probabile che tra qualche settimana tutta l’Italia sia di nuovo ‘tinta’ di giallo. Con aumento di positivi sì, ma con ospedali e terapie intensive vuote, a dimostrazione che i vaccini stanno funzionando e stanno diminuendo il rischio che la malattia si diffonda in maniera grave.
Anche Roberto Speranza è convinto che bisogna dare più peso ai tassi di ospedalizzazione, piuttosto che al numero giornaliero dei contagi. “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”. Lo ha detto il ministro della Salute alla riunione organizzata dalla nuova presidenza slovena con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia.
L’allarme di Magi e la variante Delta nel Lazio
Antonio Magi al Corriere della Sera è stato chiaro: “I contagi aumentano, così rischiamo chiusure estive e zone gialle”. E in effetti, nella Regione l’impennata è stata evidente e la variante Delta è salita al 43%. “E come lo fai il il tracciamento dei positivi nelle piazze? Per discoteche e locali chiusi ci vuole il green pass, come serve il rispetto delle regole – sottolinea Magi al quotidiano – I vaccini tutelano da questa variante e il Lazio ha ottimi numeri di immunità, ma serve senso civico“.
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Senso civico a cui si è appellato anche l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che nel bollettino quotidiano delle Asl qualche giorno fa ha dichiarato: “Bisogna mantenere alta l’attenzione, usare la mascherina quando non è garantito il distanziamento e vaccinarsi, soprattutto la fascia dei più giovani prima di andare in vacanza”.