Da poco più di un mese l’Italia è tutta ‘tinta’ di bianco: nessun coprifuoco, attività aperte e da qualche giorno niente obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Uno scenario che sa di normalità, dopo mesi di chiusure, lockdown e un Paese suddiviso in ‘zone colorate’ a seconda del rischio, in una realtà sempre più in bianco e nero. Ma la variante Delta, quella di più facile trasmissibilità, sta avanzando e il numero dei contagi (anche) in Italia sta aumentando, minacciando quella ‘serenità’ che sembrava essere ritornata. E’ per questo che molte Regioni rischiano di cambiare colore e di ritornare in fascia gialla, anche se in Sicilia c’è già un Comune, quello di Piazza Armerina, in rosso per l’impennata di positivi.
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Quali Regioni rischiano di cambiare colore
Nonostante siano in molti quelli a chiedere di rivalutare i parametri, che di fatto sanciscono il passaggio da una zona all’altra, il valore da tenere sotto controllo resta l’incidenza settimanale, quella che con 50 casi ogni 100.000 abitanti fa scattare la fascia gialla. La scorsa settimana, i valori più alti si sono registrati in Sicilia, Marche, Campania e Abruzzo, con un aumento di nuovi casi anche in Sardegna, Toscana e Veneto.
Va però specificato che, almeno per ora, i valori sono bassi e gli ospedali non sono affollati, ma è probabile che ci sia nelle prossime settimane un incremento e che l’incidenza diventi di 50 casi ogni 100.000 abitanti, valore che attualmente è ancora lontano. Il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, pare ‘giocare d’anticipo’ e ha già parlato di eventuali chiusure: “Se continua questo trend dei positivi noi non arriviamo neanche ad ottobre, dovremo fare nuove chiusure già a fine agosto”.
Lazio rischio zona gialla, l’allarme di Magi
Antonio Magi al Corriere della Sera è stato chiaro: “I contagi aumentano, così rischiamo chiusure estive e zone gialle”. E in effetti, nella Regione l’impennata è stata evidente e la variante Delta è salita al 43%. “E come lo fai il il tracciamento dei positivi nelle piazze? Per discoteche e locali chiusi ci vuole il green pass, come serve il rispetto delle regole – sottolinea Magi al quotidiano – I vaccini tutelano da questa variante e il Lazio ha ottimi numeri di immunità, ma serve senso civico“. Senso civico a cui si è appellato anche l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che ieri nel bollettino quotidiano delle Asl ha dichiarato: “Bisogna mantenere alta l’attenzione, usare la mascherina quando non è garantito il distanziamento e vaccinarsi, soprattutto la fascia dei più giovani prima di andare in vacanza”.
Cosa cambia dalla zona bianca alla zona gialla: coprifuoco, chiusure
E’ trascorso poco tempo, ma l’Italia in zone colorate sembra ormai far parte del passato. Peccato, però, che l’incubo non sia finito e a distanza di qualche settimana ci sono territori che rischiano il passaggio in fascia gialla. Ma cosa cambia da quella bianca? Gli spostamenti sono concessi e il coprifuoco è stato eliminato a livello nazionale il 21 giugno, ma in fascia gialla dovrebbe tornare l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. Cambiamenti anche per bar e ristoranti: in zona bianca non ci sono limiti per il numero di persone all’aperto, mentre al chiuso è di 6; in zona gialla si dovrebbe tornare al limite di 4 persone sia all’aperto che al chiuso.