Mai più didattica a distanza, vaccini anche ai più piccoli e immunità diffusa a settembre. Questi gli elementi cardine per un ritorno alla normalità nel Lazio, con le dichiarazioni dell’assessore Alessio D’Amato che fanno ben sperare. La Regione è ormai da tempo, così come tutta l’Italia, in zona bianca e i parametri sono in calo, con una campagna di vaccinazione che – nonostante il caos attorno ad AstraZeneca delle ultime settimane – sta procedendo spedita. E il responsabile per la Sanità è ancora più convinto che entro settembre si riuscirà a vaccinare il 70-80 per cento degli studenti sopra i 12 anni, in modo da garantire la didattica in presenza. Lo ha confermato a chiare lettere in un’intervista rilasciata al Messaggero.
Covid nel Lazio. D’Amato: ‘Non ci sarà più la didattica a distanza’
“Ma da noi la Dad non ci sarà proprio, per nessuno. Riusciremo a vaccinare tutti gli studenti sopra i 12 anni entro settembre. A quel punto non servirà la didattica a distanza visto che i professori sono già stati vaccinati” – ha spiegato Alessio D’Amato al quotidiano romano. Nel Lazio già 40 mila studenti sono stati vaccinati con Pfizer e dopo ferragosto si ripartirà con le somministrazioni, dosi permettendo: “Faremo in tempo per l’inizio dell’anno scolastico. Abbiamo dovuto fare slittare di una settimana gli appuntamenti con i più giovani per il rallentamento, rispetto al mese scorso, delle forniture delle dosi di Pfizer. Detto questo, ce la faremo a immunizzare il 70-80 per cento degli studenti prima dell’inizio delle scuole”.
Per l’assessore Alessio D’Amato è importante accelerare la campagna di vaccinazione, così da farsi trovare ‘preparati’ a settembre: “Noi abbiamo già cominciato questa operazione da diversi giorni nel Lazio, ad esempio abbiamo anticipato i richiami a 21 giorni con Pfizer, a 28 con Moderna, a 55 con AstraZeneca, perché solo il completamento del percorso protegge dalla variante Delta. Contro la quale, tra l’altro, è efficace anche Johnson&Johnson, che è monodose. Noi lo stiamo utilizzando nei limiti delle raccomandazione di Aifa”.
A preoccupare gli esperti, in effetti, è la variante Delta, quella mutazione così contagiosa e di facile trasmissibilità che sta travolgendo gli altri Paesi. “Noi sappiamo che entro agosto la variante Delta sarà predominante – ha tuonato D’Amato – Per questo dico che vanno intensificate le vaccinazioni, perché il completamento dell’iter protegge. Per noi l’obiettivo è arrivare nella prima settimana di agosto ad avere completato le vaccinazioni per il 70 per cento degli over 12”.
Gli obiettivi sembrano esserci, le dosi di vaccino anche (si spera). Così come tutti sperano di non ripiombare in autunno nell’incubo vissuto già per troppo tempo. “Molti giovani nel Lazio hanno scelto di immunizzarsi e avremo la stragrande maggioranza degli over 60 protetta dal vaccino. Nel 2020 c’era uno scenario differente” – ha concluso l’assessore D’Amato.