Si è disputata ieri sera allo stadio Olimpico di Roma la partita degli Europei tra Ucraina e Inghilterra. Un match atteso, a un passo dalle semifinali di Wembley, ma anche ‘allarmante’. E non tanto per la squadra che potrebbe andare a sfidare l’Italia se dovesse vincere contro la Spagna, quanto per il pericolo della variante Delta, quella mutazione che sta travolgendo molti Paesi e che si teme possa arrivare anche nel nostro Paese. Proprio ora che è tutto ‘tinto’ di bianco e l’obbligo delle mascherine all’aperto non c’è più. Ora che sembra essere ritornata la normalità.
Tifosi inglesi a Roma
Non 3.000 tifosi inglesi come si temeva, ma 1.600 quelli arrivati a Roma e contati dalla Questura con il monitoraggio dei biglietti. Molti di loro vivono in Italia, altri in diversi Paesi Europei e non hanno l’obbligo di quarantena come avviene per chi arriva dall’Inghilterra, lì dove la variante Delta sta preoccupando (e non poco).
Ma ora in Italia è caccia a quei tifosi che hanno aggirato l’isolamento e che, non curanti delle disposizioni, hanno pensato bene di andare allo stadio e supportare la loro squadra. Come spiega La Repubblica, almeno 60 ‘supporter'(una piccola parte dall’Ucraina) sono arrivati a Roma nelle ultime 48 ore, si sono presentati allo stadio con il biglietto e il test molecolare con esito negativo. Ma senza rispettare, a quanto pare, la quarantena obbligatoria di 5 giorni. E’ proprio per questo che almeno 10 ucraini sono stati fermati al checkpoint dello stadio e multati, una cinquantina gli inglesi intercettati negli hotel di Roma.
La guida inglese per aggirare i controlli
Come riporta il Messaggero, se da una parte i ticket per entrare allo stadio sono stati annullati e i controlli sono stati capillari, d’altra nulla ha vietato agli inglesi di uscire dall’albergo, di passeggiare per le vie della Capitale e di aggirare le disposizioni anti-Covid. E in effetti, gli inglesi erano stati quasi ‘avvisati’ con tanto di guida pubblicata sul quotidiano Daily Mirror, una sorta di vademecum per permettere ai tifosi di assistere al match. “Un’opzione potrebbe essere quella di prendere un aereo per Nizza e poi guidare per sei ore fino a Roma. Oppure potete partire in auto dal Regno Unito stando attenti ai tempi” – si legge sul tabloid inglese, che avverte anche delle possibili sanzioni in cui si può incappare se si viene scoperti. E gli inglesi avranno seguito la guida pur di arrivare a Roma per la partita contro l’Ucraina?
I controlli a Roma
È trascorsa senza criticità la giornata che ha visto Roma sede della semifinale di Euro 2020 tra le nazionali di Ucraina ed Inghilterra. Il piano di ordine pubblico, concertato in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutosi in Prefettura, ed attuato con ordinanza del Questore di Roma, che ha visto impegnati oltre mille agenti, tra Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Roma Capitale, con la sinergica collaborazione di tutti gli enti nazionali ed internazionali coinvolti nell’organizzazione dell’evento, ha fatto sì che all’interno dello stadio e nel resto della città non si verificassero criticità.
I capillari controlli messi a punto in via preventiva hanno consentito, tramite il confronto degli elenchi nominativi dei voli provenienti da Inghilterra e Ucraina con quelli dei biglietti venduti, di intercettare 52 tifosi giunti nella Capitale oltre il tempo utile per effettuare la prescritta quarantena, ai quali, oltre ad essere intimato di non recarsi allo stadio, è stato invalidato il biglietto dagli organi competenti. Nessuno di questi supporters ha poi tentato di accedere ai tornelli. Due tifosi hanno cercato di eludere il controllo fornendo delle false generalità agli agenti, per loro è stata inviata un’apposita informativa di reato alla Procura della Repubblica.
Nei controlli per le principali vie del centro, soprattutto quelle limitrofe alla fan zone, sono stati individuati e sanzionati 10 tifosi non in regola con le norme anti contagio.
A ridosso dello stadio, funzionali i controlli presso i 5 checkpoint per la verifica delle normative anti-Covid; proprio durante queste prime verifiche sono stati respinti 50 tifosi per mancanza dei requisiti, a cui è stato prescritto di tornare nelle proprie strutture alberghiere, ove sono stati opportunamente monitorati.
Tre tifosi, due di nazionalità ucraina ed uno tedesco, sono stati sottoposti a Daspo dal Questore di Roma; 2 di loro (un ucraino ed il tedesco) per aver commesso il reato di resistenza Pubblico Ufficiale e quindi verranno anche denunciati alla Magistratura, il terzo per aver violato violato le norme che regolano l’uso degli impianti sportivi (anti-scavalcamento).