In un solo mese la variante Delta del coronavirus si è espansa a dismisura. A renderlo noto è stata la pagina ufficiale di Facebook “Salute Lazio” attraverso un post: “L’ultimo studio del Seresmi Istituto Spallanzani mostra come in un mese vi sia stato un incremento di 10 volte della proporzione di variante (…). Il 74,5 % dei casi con variante Delta risulta non vaccinato, tale proporzione raggiunge il 94% se si aggiungono anche i parzialmente vaccinati con una sola dose.“
Lo studio
“L’ultimo studio del Seresmi Istituto Spallanzani mostra come in un mese vi sia stato un incremento di 10 volte della proporzione di variante Delta sul territorio regionale passando dal 3,4% della survey del 18 maggio al 34,9% di quella di oggi. Il 74,5 % dei casi con variante Delta risulta non vaccinato, tale proporzione raggiunge il 94% se si aggiungono anche i parzialmente vaccinati con una sola dose.” Se questo è l’andamento della variante Delta del covid nel Lazio, è necessario e fondamentale completare al più presto i percorsi vaccinali: “Questa survey è coerente con la stima a livello europeo dalla ECDC, ecco perché occorre in questa fase completare i percorsi vaccinali con tutti i vaccini disponibili che sono tutti efficaci contro la variante se l’iter viene completato.” Questi dati risulterebbero più che affidabili in quanto “sono in corso i test sul 100% dei tamponi positivi. Ad oggi la variante maggiormente presente è la variante Gamma con il 36,8% dei casi, a cui segue Delta 34,9 e Alfa con 27,4%.” Inoltre uno studio dell’azienda Janssen pubblicato sul New York Times ha accertato “l’efficacia del vaccino johnson & johnson contro la variante Delta anche dopo 8 mesi dall’inoculazione.“