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De Laurentiis “Con Insigne ci vedremo dopo gli Europei”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con Insigne non ci siamo ancora visti. Dopo l’ultima di campionato è andato subito in Nazionale e non volevamo sollecitare la situazione anzitempo. Appena finirà
l’Europeo ne parleremo, poi sarà quel che sarà”. Lo ha dichiarato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nel corso di una conferenza stampa in vista della prossima stagione a distanza di circa quattro mesi prima del silenzio stampa. Il numero uno del club partenopeo ha anche parlato del neo tecnico Luciano Spalletti. “Ha sempre avuto la mia considerazione e stima. Lo trovo un profilo giusto per il Napoli, perchè sa allenare bene e anche noi giocando contro di lui abbiamo faticato. Saper gestire anche delle situazioni come a Roma e Milano, con l’assenza della proprietà nello spogliatoio, è stato un fattore. Se l’è cavata bene”. Sul divorzio con Gattuso, invece, De Laurentiis ha spiegato:”Prima di Napoli-Verona avevo già preparato un saluto per lui, ma eravamo convinti di qualificarci in Champions. Dopo il pareggio abbiamo ridotto all’osso il comunicato e mandato a mezzanotte. Avevo preso Gattuso per tamponare l’uscita di scena di Ancelotti, la sua mission si era conclusa e la scorsa stagione è rimasto perchè non c’era molto tempo. Con Mendes sono molto amico, avevo parlato con lui anche di un ipotetico rinnovo, ma poi non ci siamo trovati. Gattuso non ha trovato la continuità giusta, avrei interrotto la collaborazione anche qualora fossimo arrivati in Champions League”. De Laurentiis ha anche affrontato il tema Superlega, spiegando che “Florentino Perez non mi ha mai chiamato. Io sono sempre stato contrario, in questo modo
non si risolvono i problemi dell’economia del calcio. Perez ha
avuto il merito, non di inventare la SuperLega che è una
grandissima cretinata, ma di dire Champions League e Europa League non servono ai nostri bilanci. Dovremmo fare un campionato europeo più equilibrato. I campionati maggiori meriterebbero un campionato europeo a parte, facendo accedere tutti quelli che arrivano tra i primi sei, a prescindere se mi chiamo Udinese, Verona o altra squadra”.
(ITALPRESS).

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