Nonostante tutta l’Italia sia in zona bianca e da pochissimi giorni non c’è più l’obbligo della mascherina all’aperto, la variante Delta (meglio conosciuta come quella indiana) sta travolgendo gli altri Paesi e si teme che possa arrivare anche sulla penisola.
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E in realtà, qualche caso sporadico ma subito attenzionato si è già registrato in Italia, ed è per questo che i governatori delle Regioni all’unisono chiedono di accelerare la campagna di vaccinazione, di farsi trovare preparati a una possibile ondata alla fine dell’estate.
Variante Delta nel Lazio, primi casi a Roma
Nel Lazio, dopo il piccolo cluster di Aprilia con 17 casi positivi alla mutazione indiana, ora nella Capitale sono stati individuati i primi pazienti. Si tratta, come spiega Il Messaggero, di un senza fissa dimora che viveva tra Termini e Prenestino e di un’anziana signora del quadrante Est: a entrambi la mutazione è stata diagnosticata tra il 17 e il 18 maggio scorso.
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Entrambi sono ricoverati, ma non sembrano essere in condizioni preoccupanti. “La 90enne è in terapia intensiva con il casco aveva completato la vaccinazione con Pfizer ma è risultata positiva dopo circa una settimana dalla seconda dose, evidentemente non aveva ancora sviluppato gli anticorpi” – spiega Massimo Andreoni, primario e direttore della Società Italiana di Malattie infettive, al quotidiano romano. “Nei prossimi giorni dovrebbe iniziare a respirare autonomamente, segno che comunque la variante Delta è sì, molto contagiosa ma relativamente pericolosa soprattutto su soggetti vaccinati“.
Quello che pare certo è che la variante Delta, seppur lentamente, si sta diffondendo anche in Italia. Ed è proprio per questo motivo che dalla Pisana hanno messo in piedi una task force per analizzare e sequenziare tutti i tamponi positivi, così da individuare un’eventuale variante e scongiurare la diffusione della mutazione.
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Farsi trovare preparati, insomma. Proprio ora che nel Lazio i contagi sono in calo e ieri nelle province si sono registrati 0 casi.