La statua di una porchetta, posizionata in piazza della Malva a Trastevere, nel cuore della capitale, ha scatenato moltissime polemiche. Difatti la statua, simbolo della cultura culinaria romana, è stata imbrattata nel corso della notte di venerdì 25 giugno, al fine di farla rimuovere in quanto, secondo una delle due visioni, simbolo di “una pratica violenta, che normalizza il dolore e la sofferenza degli animali”. Tuttavia Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I, ha dichiarato che “non è ammissibile fare gesti di questa intolleranza.” Difatti la statua verrà restaurata e tornerà al suo posto.
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Amedeo Longo è l’artista che ha realizzato la statua intitolata ‘Dal panino si va in piazza’, nell’ambito di un progetto universitario della “Roma University of Fine Arts”. La statua della porchetta voleva semplicemente celebrare la cultura culinaria romana: d’altronde il 90% dei piatti tipici di Roma è a base di carne, per lo più proprio il maiale. “La porchetta, alimento tipico laziale, ironico e beffardo!” ha spiegato il giovane artista, “Capace di alimentare la goliardia, ma anche di generare confronto. Il cibo degli opposti: popolare e nobile, democratico e monarchico, papalino e infernale. Sono le anime di una città che si ricercano passeggiando, informandosi, conoscendo. Spinti da un desiderio di scoperta e di condivisione reale. La porchetta è il cibo di cui si parla anche quando si mangia. L’opera realizzata in travertino, a riprendere la raffigurazione degli animali tipica dell’arte romana classica, celebra questa tradizione”.
