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Roma, maxi aggressione di gruppo a Trastevere: “Ho creduto di morire come Willy”

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ROMA – «Ho creduto di morire come Willy» queste sono state le prime parole del cameraman di Sky vittima di una brutale aggressione nella notte tra martedì e mercoledì a piazza Trilussa. Il giovane 25enne si era recato nel cuore di Trastevere – con la propria ragazza e degli amici – per festeggiare il suo compleanno quando, appena uscito dal locale, è stato accerchiato da un gruppo di giovanissimi. 

La notte da incubo inizia così, con un racconto estrapolato dalle testimonianze che il 25enne ha fornito al Messaggero e con le indagini ancora in corso da parte del Commissariato di Trastevere. I ragazzi, una volta usciti dal locale, si stavano salutando per tornare a casa quando, improvvisamente, è scoppiato il caos. 

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Piazza Trilussa: dal cat calling all’aggressione 

Il branco di aggressori si è avvicinato e con goliardia (atteggiamento definito ‘cardine’ della cultura dell’odio) ha rivolto apprezzamenti nei confronti delle ragazze presenti. Apprezzamenti che possono anche essere definiti come cat calling data l’irruenza e la pesantezza del gesto. A fronte di quelle parole, i ragazzi hanno chiesto di smetterla ma loro non aspettavano altro. Quello era il segnale e loro sono partiti: calci e pugni. Tutti addosso ai tre ragazzi che, poco dopo sono finiti ko.

La fidanzata del 25enne, in preda al panico, ha chiamato il 112 ma quando le sirene sono diventate udibili il branco era già scappato. Due dei tre ragazzi hanno riportato un trauma cranico e addominale, con una prognosi di 7 giorni assieme ad uno choc che segnerà tutti, indistintamente, per un tempo indefinito. Un racconto che, ad analizzarlo, ha del simile con tutti i casi di aggressione (a volte finiti con un omicidio) che riempiono le pagine di cronaca nera. I ragazzi, tutti assieme, hanno denunciato quanto accaduto e la fidanzata del giovane 25enne ha lanciato un’appello ai presenti in piazza Trilussa: chiunque abbia video della rissa li consegnasse alle vittime o alle forze dell’ordine. 

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