Complice la campagna di vaccinazione che – nonostante il caos attorno ad AstraZeneca – procede spedita, nel Lazio ieri si è registrato il dato più basso di contagi dal mese di agosto dell’anno scorso. ‘Solo’ 68 positivi in tutta la Regione, con la provincia di Rieti che da una settimana si può definire ‘Covid free’. Un bel traguardo e parametri che, dopo mesi, infondono ottimismo e speranza, soprattutto ora che il Lazio è in zona bianca e la normalità, quella di sempre, sembra stia lentamente ritornando. E mentre il Governo da giorni discute sull’utilizzo o meno della mascherina all’aperto, nel Lazio l’assessore D’Amato è certo che nella seconda settimana di luglio il 60% dei cittadini avrà completato il percorso vaccinale.
Covid a Roma e nel Lazio, D’Amato: ‘Verso l’immunità’
“L’8 agosto saremo al 70 per cento, la percentuale indicata come immunità di comunità. Ed entro la fine di luglio vedremo il traguardo di zero nuovi casi nel Lazio per Covid”. E’ questo quello che ha dichiarato l’assessore D’Amato intervistato dal Messaggero. Ma, nonostante i contagi siano in calo, il responsabile alla Salute della Pisana chiede massima cautela perché bisogna “continuare a vigilare sulla variante indiana che, però, nel nostro territorio, almeno per ora, ha numeri pochi significativi”.
Alessio D’Amato è meno pessimista e sempre più fiducioso, quasi convinto che entro la fine di Luglio nel Lazio ci saranno zero casi, questo perché “l’8 agosto saremo già al traguardo del settanta per cento di persone che hanno concluso il percorso vaccinale nel Lazio. Già a metà del prossimo mese saremo al sessanta per cento. Noi, tra gli ultra sessantenni, non abbiamo il problema di convincere le persone a vaccinarsi, c’è una ottima adesione. Siamo già all’85 per cento. E avere protetto i soggetti fragili ci ha consentito di andare a una graduale riduzione dei posti letto occupati da pazienti Covid”. Una data, quella dell’8 agosto, da cerchiare in rosso sul calendario perché la Regione si sta avviando verso l’immunità, quella di cui tanto si è parlato e che fino a qualche mese fa sembrava quasi un’utopia. Per festeggiare questo ‘risultato’ “inizieremo a chiudere gli hub, prima di tutto – ha spiegato D’Amato – E stiamo preparando dei riconoscimenti, degli attestati, destinati a tutti i nostri operatori per il grande lavoro che hanno assicurato in questi mesi. Da quel momento la campagna vaccinale proseguirà negli studi dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e nelle farmacie“.