Una struttura degli orrori, quella scoperta dai Carabinieri a Santa Marinella. Anziani maltrattati, picchiati, legati al letto e nutriti con la siringa in modo da rischiare di essere soffocati. Per questo oggi, mercoledì 16 giugno, i Carabinieri di Civitavecchia hanno proceduto, su delega della locale Procura della Repubblica, alla notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale elezione di domicilio nei confronti di 17 persone, indagate a vario titolo per i reati di maltrattamenti in famiglia (art. 572 co.2 c.p.), sequestro di persona (art. 605 c.p.) e falsità ideologica commessa da p.u. in atti pubblici (art. 479 c.p.), tutti infermieri e operatori socio sanitari presso la R.S.A. di Santa Marinella.
Le indagini e la scoperta della RSA degli orrori
L’attività scaturisce dalla denuncia presentata presso un Comando Stazione dai familiari di un degente della citata struttura. A seguito dalla denuncia, i militari della Stazione competente e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, dopo aver attenzionato le attività all’interno della struttura, hanno sequestrato e analizzato le cartelle cliniche dei pazienti. Le investigazioni svolte hanno permesso di accertare che gli indagati erano soliti lasciare gli anziani in stato di abbandono all’interno della sala ricreazione e delle camere di degenza.
In particolare li lasciavano per diverse ore con i pannoloni sporchi, senza cambiarli, li alimentavano con l’uso di siringhe contenenti cibo frullato che veniva spinto con violenza nella loro bocca quasi fino a farli soffocare, inoltre venivano somministrati ai pazienti benzodiazepine e antipsicotici al di fuori delle prescrizioni mediche. Gli anziani venivano legati ai letti immobilizzandoli con le lenzuola, e venivano umiliati con frasi offensive e derisorie e, in taluni casi, percossi, così costringendoli a condizioni di vita penose.