Luigi Centore
MARINA DI ARDEA, CITTADINI E TURISTI INFURIATI PER IL DEGRADO E LA SPORCIZIA
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Villeggianti e residenti in rivolta ad Ardea, in via Bologna e via Caserta, a causa del degrado urbano. “E’ una vergogna – spiegano i presenti a questa manifestazione – Kil degrado è sotto gli occhi di tutti: il lungomare di Ardea abbandonato e pieno di sporcizia, i lotti incolti, i rifiuti depositati lungo la strada, l’illuminazione pubblica inesistente o fioca sul lungomare degli Ardeatini, sabbia in strada e marciapiedi impraticabili che non permettono di godere di una passeggiata”. Ad organizzare la protesta la signora Stefania, che è riuscita a portare in strada oltre un centinaio di persone, tra cui il consigliere Antonino Abate, invitato a partecipare. Critiche arrivano da residenti e turisti, come la signora Maria. “Veniamo un mese l’anno ad Ardea; paghiamo ogni tipo di tassa, e la paghiamo salata, per non avere alcun servizio. Il sindaco e tutta la sua maggioranza dovrebbero vergognarsi di farci venire in un posto da terzo mondo: qui è tutto in abbandono, soltanto la domenica vediamo i vigili a fare le contravvenzioni alle auto. Ma non vedono che non c’è alcuna segnaletica né verticale né orizzontale?”. Un altro villeggiante, Luigi, ha rimarcato come la società Igiene Urbana, concessionaria per la raccolta del porta a porta e per la pulizia del territorio, non svolga alcuna pulizia delle strade, mentre al pubblicizzato numero verde non risponda mai nessuno. Una donna si è poi rivolta ad Abate, riferendo che, a causa del degrado, si vergogna anche a dire dove passa le vacanze o ad invitare i propri amici. Domani i manifestanti consegneranno al capo cartello del Pd una raccolta firme, affinché vengano presentate nel prossimo consiglio comunale per richiedere un intervento urgente. Nel contempo, spiega la signora Stefania, verrà presentato un esposto in Procura. Insomma una situazione, quella del lungomare degli Ardeatini, veramente insostenibile che sta facendo scappare da Ardea i villeggianti. “Dopo l’estate – ha dichiarato sconsolata una di loro – metterò in vendita casa. Pur di sparire da un paese abbandonato ed insensibile al turismo sono disposta a vendere anche agli zingari”.
Luigi Centore