Luigi Centore
ARDEA: NIENTE TURISTI. COLPA DEI FURTI E DELL’ABUSIVISMO?
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Accattonaggio, abusivismo e furti: così muore il turismo ad Ardea. I turisti che vengono ad Ardea non vedono propriamente una “cartolina”. A cominciare dalle abitazioni abusive, obsolete e mal mantenute lungo l’arenile, manufatti sottoposti ad ordinanza dirigenziale di demolizione o per sentenza passata in giudicato, affittate a senza tetto e rom dell’Est, spesso occupate abusivamente; e poi il lungomare e le strade limitrofe senza segnaletica e con il manto stradale divelto, con buche che con l’acqua formano piccoli ed impraticabili laghi, spiagge nel degrado, sabbia spinta dal vento sul marciapiede e sulla strada, rendendo pericolosa la circolazione, cassonetti dell’immondizia alle 10 del mattino ancora non svuotati. In un paese che dovrebbe essere a vocazione turistica, a deplorare lo stato di disagio non sono soltanto i commercianti, ma anche i bagnanti, disturbati dall’affollamento di vu cumprà che – oltre a chincaglierie varie – vendono cibarie mal conservate, mentre bambini nomadi gironzolano incustoditi sull’arenile facendo accattonaggio. Segnalati furti in appartamenti, persino in ore pomeridiane con gente all’interno. Una situazione che è stata posta all’attenzione delle autorità locali, dai servizi sociali, alla municipale e l’altra mattina direttamente al sindaco di Ardea, che ad onor del vero ha dato disposizioni ai suoi subalterni di provvedere a ripristinare la legalità.
Luigi Centore