Provocazioni, minacce di morte e intimazioni, fino all’ultima aggressione avvenuta ieri sera ai danni di Tiziana, la presidente dell’associazione Tor Più Bella, colpita da alcuni esponenti del Clan Moccia. Siamo a Roma, nel quartiere Tor Bella Monaca e la donna, come racconta proprio l’associazione, è stata aggredita per l’ennesima volta: “Non si tratta di un atto isolato, ma solo dell’ultimo episodio di una serie di atti intimidatori che ormai da mesi colpiscono Tiziana e chi le sta intorno. Intimidazioni nel palazzo, e fuori di esso, si susseguono ininterrottamente anche in presenza dei Carabinieri che prontamente rispondono alle nostre chiamate. Tutti questi atti sono stati documentati e portati all’attenzione delle istituzioni preposte ma ciononostante la situazione non appare migliorare”.
Tiziana aggredita dagli esponenti del clan Moccia
Quando l’associazione Tor più Bella è stata fondata, l’idea era quella di dare valore al quartiere, far sentire i residenti al sicuro e non permettere a qualcuno di “minare” una zona dove vivono anche persone perbene e oneste. “Sapevamo – dichiarano – che questo avrebbe comportato confrontarci anche con coloro che quei pianerottoli li occupano, depredando risorse e sfruttando il quartiere per negargli un futuro diverso”.
Sulla vicenda ha preso parola anche il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che indignato ha dichiarato: “E’ un fatto gravissimo che non può essere accettato. Tiziana Ronzio è la fondatrice dell’associazione Tor più bella, insignita dal Presidente Mattarella Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana, da anni lavora per riqualificare Tor Bella Monaca, quartiere in cui vive, combattendo lo spaccio e la delinquenza. Tiziana Ronzio non può e non deve essere lasciata sola dalle istituzioni, va difesa e sostenuta nelle sue battaglie”.
In una “realtà malata” in cui si sgomita per prevalere, c’è ancora chi – e per fortuna – combatte contro la malavita, contro chi pensa di essere padrone del mondo, di sopraffare il più debole. “Il quartiere – spiega l’associazione – non appartiene a loro, ma a tutte quelle persone che a Tor Bella Monaca vogliono vivere con dignità”. Perché Tor Bella Monaca non è solo un quartiere malfamato, quello raccontato spesso sulle pagine dei giornali per i blitz antidroga e per le spedizioni punitive in “stile mafioso”. A Tor Bella Monaca c’è anche chi lavora dignitosamente e che in maniera onesta vorrebbe solo restare lì, dove è nato e cresciuto. Senza avere paura.