Uno dei simboli – in negativo – di Ardea sta per cadere. Sono iniziate questa mattina poco dopo le 8:00 le operazioni propedeutiche alla demolizione vera e propria – che inizierà intorno alle 9:30 – della palazzina D del famigerato complesso D delle Salzare.
Sul posto sono presenti, oltre alla ditta esecutrice, i carabinieri della tenenza di Tor San Lorenzo e della Compagnia di Anzio, i sanitari del 118 con un’ambulanza, i tecnici del Comune di Ardea e il sindaco Mario Savarese.
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Le parole del sindaco
“E’ incredibile che si debbano aspettare anni per ripristinare la legalità. Gli abusi edilizi sono una vera e propria piaga sociale, specie qui ad Ardea, dove questa pratica è stata perpetrata per anni e anni – dichiara il sindaco – E ancora più incredibile è il fatto che a pagarne i costi debbano essere i cittadini onesti, quelli che comprano case a norma e che pagano le tasse. A pagare i costi dei ripristini degli abusi dovrebbero essere coloro che li hanno commessi, ma purtroppo questo non avviene quasi mai. La legge non aiuta gli amministratori a recuperare queste spese in alcun modo, né ad eseguire le demolizioni si fa carico la magistratura o l’ente che ha decretato l’abuso”.
“Chi realizza l’abuso resta impunito – spiega ai nostri microfoni Mario Savarese – e i costi li affronta il Comune accendendo prestiti che poi paga con i soldi delle tasse dei cittadini. Con i soldi spesi per demolire queste quattro palazzine si poteva costruire una scuola, per non parlare dei costi delle bonifiche delle discariche di rifiuti generate dagli occupanti. Solo qui al lido le Salzare abbiamo speso quasi 800.000 Euro in un anno e guardate cosa c’è di nuovo qui davanti! Ora ripartirà la riqualificazione dell’intera area e speriamo che presto di questo famigerato luogo di errori e di orrori resti solo un brutto ricordo”.
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