Aveva paura di denunciare il suo ex compagno, temeva delle ritorsioni da parte di quell’uomo violento. Geloso, ossessivo, al punto da incendiarle l’auto al suo ennesimo rifiuto. Un vero e proprio incubo a cui oggi gli agenti del Commissariato di Terracina -Squadra Anticrimine hanno messo la parola fine. Sì, perché dopo una brillante operazione hanno sottoposto alla custodia cautelare in carcere l’uomo, identificato per C.A, 43enne di Terracina già noto alle forze dell’ordine, dando esecuzione alla Misura Custodiale emessa dal G.I.P. del Tribunale di Latina Dott.ssa Giorgia Castriota su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Marco Giancristofaro.
Incendia l’auto dell’ex e la minaccia: l’incubo vissuto dalla donna
L’uomo violento, destinatario della Misura restrittiva, deve rispondere dei reati di incendio doloso, maltrattamenti ed atti persecutori (stalking).
L’indagine ha avuto inizio a seguito di elementi emersi nel corso di altra attività investigativa, grazie alla quale gli investigatori hanno ipotizzato gravi condotte violente e prevaricatrici perpetrate nei confronti della compagna convivente dell’arrestato.
Nonostante la vittima fosse stata avvicinata dagli Agenti, avendone rilevato i segni tangibili delle violenze, si è sempre mostrata non collaborativa e reticente non rivelando la vera natura delle lesioni fisiche e dei danneggiamenti subiti. Nella donna, totalmente coartata dal proprio compagno, prevaleva la paura di denunciare in quanto è sempre stata minacciata di gravi ritorsioni nei suoi confronti e di suoi stretti familiari. L’uomo, ossessionato dalla gelosia, ha più volte inseguito e minacciato quelli che riteneva essere suoi rivali in amore, mentre ha sottoposto nel tempo la propria compagna ad ogni sorta di maltrattamenti fisici e psichici, tali da cagionarle lesioni sanguinanti, sofferenze, privazioni ed umiliazioni. Non sono mancati danneggiamenti ai beni affettivi della donna, al punto da incendiarle un’autovettura, alla stessa molto cara in quanto appartenuta ad un suo ex fidanzato, confiscata e poi affidata alla Polizia di Stato di Terracina.
L’incendio premeditato
Il grave gesto, che in questi mesi ha impegnato gli investigatori nella ricerca dell’avventato autore e del movente del reato, non escludendo nessuna pista, ha trovato la risoluzione del caso con l’arresto del soggetto riuscendo anche a documentarne la premeditazione. L’uomo, infatti, nel corso di una perquisizione è stato trovato in possesso di scatti fotografici effettuati con il proprio smartphone che ritraevano l’autovettura in vari luoghi della Città, anche nei parcheggi del Commissariato, dove fu data alle fiamme. Inoltre, per quanto ricostruito dagli atti d’indagine, il giorno dell’incendio aveva ricevuto l’ennesima opposizione della donna a riallacciare la loro relazione sentimentale, decidendo di punire la stessa per quel rifiuto. I dati tecnici hanno poi consentito di accertare la sua presenza sul luogo del delitto individuando anche il veicolo utilizzato dallo stesso nella circostanza.
La ricostruzione delle condotte continue, perduranti e vessatorie, corroborata dagli atti d’indagine,s otto la direzione del Sostituto Procuratore titolare, ha fatto emergere la serialità e la pericolosità del soggetto che hanno determinato l’A:G. all’emissione della Misura cautelare in carcere. Il G.I.P. sottolinea che, lo stesso, nell’incendiare l’autovettura sotto gli Uffici di Polizia ha mostrato una criminale spregiudicatezza e una sfrontata disinvoltura, non curante delle possibili conseguenze penali, disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere unica ritenuta idonea a contenere l’indagato.