Home » News » Roma: «Brutta me**a, hai chiamato ‘e guardie, te impicco, te scanno», le violenze contro la moglie davanti ai figli minori

Roma: «Brutta me**a, hai chiamato ‘e guardie, te impicco, te scanno», le violenze contro la moglie davanti ai figli minori

Pubblicato il
aggressione

Una lite tra marito e moglie che sarebbe potuta sfociare in tragedia. E’ successo nella serata di ieri, intorno alle 20.43, quando gli agenti di Polizia si sono recati in un’abitazione in via Campo Farnia.  Qui, nella casa dove si trovavano anche i figli minori della coppia, si sentivano chiare le urla dell’uomo che, come se non bastasse, sull’uscio della porta principale – con tono minaccioso – ha iniziato a inveire contro i poliziotti.Venite, venite, stiamo qua…voi a casa mia non c’entrate, tanto sto a registra tutto con il telefono” e ancora, rivolgendosi poi alla moglie: “brutta me***, guarda che m’hai fatto, m’hai chiamato le guardie, ma io te giuro che te scanno, t’ammazzo, te stacco la capoccia e te faccio ritrova impiccata qua fori al residence”. 

Lite tra marito e moglie

Vere e proprie minacce di morte nei confronti della moglie. Tutto davanti ai poliziotti e al figlio minore di 15 anni. A nulla è servito cercare di instaurare un dialogo pacifico e costruttivo con l’uomo perché lui, sempre con tono minaccioso e con atteggiamento di sfida, ha continuato con le ingiurie. Ma non solo nei confronti della donna. In casa, infatti, gli agenti hanno raccolto la testimonianza anche del figlio che, preoccupato, ha raccontato di essere stato colpito alla spalla destra dal padre e di aver contattato il NUE 112 quando si è reso conto che la situazione stava degenerando. Violenze che ultimamente si ripetevano con la frequenza di circa ogni mese e mezzo, quando l’uomo era ubriaco e il figlio cercava di frapporsi tra i due. 

La donna chiede aiuto alla Polizia

L’uomo ha iniziato a dare in escandescenza quando ha intuito che la donna, che si era rifugiata dalla vicina, stava contattando il Numero di Emergenza 112 per chiedere aiuto. E’ a quel punto che, con una mazza di baseball in mano, davanti alla moglie e ai figli ha iniziato con veemenza a sferrare colpi contro la porta principale dell’abitazione, che da un successivo controllo è risultata essere danneggiata. Sul posto gli agenti hanno trovato la mazza e un manganello spagnolo tipo telescopico retrattile, entrambi a terra, nascosti dietro al divano e poi sequestrati e custoditi presso gli Uffici del Distretto di P.S San Giovanni per tutti i controlli. 

La testimonianza della donna

La donna agli agenti ha raccontato di aver avuto una lite con il marito alla presenza dei due figli. Ma non si è trattato di un episodio isolato, bensì di violenze reiterate nel tempo ma mai denunciate perché lei voleva cercare di “salvare la famiglia”, nonostante avesse più volte chiamato le forze dell’ordine per fatti simili.  Ai poliziotti la vittima, visibilmente provata e in forte stato di pressione psicologica, ha spiegato di non sentirsi più al sicuro in quella casa con l’uomo, di aver paura. Il figlio più piccolo della coppia, di appena 5 anni, non era in casa al momento dell’aggressione, ma era stato portato dalla vicina per non assistere a quella “scena” di violenza. 

La storia durata 17 anni e le violenze 

La donna ha raccontato di vivere con l’uomo da circa 17 anni e che dalla loro unione erano nati due figli. Non una storia d’amore, ma quasi un incubo. Il marito ha sempre avuto atteggiamenti aggressivi, soprattutto quando beve e si ubriaca proprio come ieri. La donna ha spiegato agli agenti che quando era incinta del secondo figlio, l’uomo le aveva dato addirittura un calcio sulle natiche. Spesso la strattonava per i capelli, la prendeva a schiaffi ed è anche capitato, nell’ultimo anno, che le stringesse le mani al collo minacciandola di morte. L’ultimo episodio era successo circa due o tre mesi fa, poi la lite di ieri sfociata nell’ennesima violenza. L’uomo prima ha alzato la voce, lei ha risposto a tono. E’ a quel punto che lui, nervoso e ubriaco, ha iniziato ad aggredirla fino a che tra i due non si è intromesso il figlio per “sedare” gli animi e proteggere la mamma. La donna impaurita ha subito cercato rifugio dalla vicina e ha portato con sé il figlio minore di 5 anni. Ma l’uomo ha pensato bene di uscire e di scagliarsi contro la porta di casa con una mazza di baseball. Lei, stanca, ha cercato di chiedere aiuto alla Polizia. Ma lui ha continuato a minacciarla con un manganello metallico di tipo telescopico, fino a che non sono poi arrivati gli agenti. 

L’arresto 

Dopo aver raccolto le testimonianze e accompagnato la donna e i figli nell’abitazione, gli agenti hanno provveduto ad arrestare l’uomo perché responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia. Il marito violento è stato poi condotto presso la Casa Circondariale di Terni. 

Impostazioni privacy