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È la squadra italiana che è migliorata di più. Ma riuscirà a portarsi via il prossimo scudetto?

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Neanche i tifosi più ottimisti ci avrebbero creduto, a inizio stagione, eppure il Milan è la squadra italiana che ha dimostrato la miglior crescita. Ancora in corsa per il titolo, a una manciata di partite dalla fine, la giovane squadra nostrana motivata dalle idee di Stefano Pioli e da uno Zlatan Ibrahimovic in ottima forma ha scalato la classifica.

Come ha recentemente commentato il direttore tecnico Paolo Maldini, anche se la squadra non dovesse vincere la Serie A in questa stagione ha tutti i requisiti per poter ottenere il suo primo scudetto dal 2011.
Vediamo perché la stagione 2021/22 potrebbe essere quella del Milan.

Campioni dell’inverno 2020

Purtroppo non si vince un trofeo per questo ma, per il Milan, chiudere il 2020 in cima alla classifica di Serie A è stata una potente dichiarazione di intenti.

La sua corsa inarrestata fino alla fine di gennaio di quest’anno, che include una bella serie di risultati dalla scorsa stagione, ha totalizzato 27 partite eccezionali: oltre il 70% di una stagione completa. Si aggiunga al tutto un fitto calendario in Europa League (e un crescente numero di infortuni come conseguenza) e questo risultato diventa ancora più impressionante.

La capacità del Milan di mettere insieme una serie protratta di risultati come questa dimostra qualità e resilienza. La squadra ha una diffusa propensione al goal, dimostrata dai suoi quindici diversi marcatori agli eventi di quest’anno e, oltre a ciò, ha tratto vantaggio dalle decise azioni difensive prima di Natale.

Nella prossima stagione, i giocatori del Milan saranno abituati ad affrontare le esigenze di un calendario europeo, anche se questa volta probabilmente in Champion’s League. Dovranno sperare in un numero minore di infortuni, pur mantenendo lo spirito combattivo che li ha catapultati in vetta. Se ci riusciranno, tutto sarà possibile.

Membri del club dei 100 punti

Per approfondire il punto di cui sopra, dall’inizio del 2020 le condizioni fisiche del Milan sono così buone da renderla una delle quattro squadre ad aver raggiunto il traguardo dei 100 punti nei cinque maggiori campionati europei dell’anno.

Le favorite della Champions League sono il Manchester City e il Bayern Monaco, così come il Real Madrid; e anche il Milan, con congrue dimostrazioni di qualità, meriterebbe un posto in questa illustre lista.

Ci sarà anche stato un intoppo all’inizio del 2021, ma il ritorno alla buona forma delle ultime settimane, inclusa una fantastica vittoria contro la Roma per 2-1 in trasferta (la Roma è la squadra di Serie A con il secondo miglior record di vittorie in casa) suggerisce che, per il Milan, la forma va e viene, ma la classe resta.

Se dovesse mantenere la stessa performance delle ultime 38 partite (83 punti al momento in cui scriviamo) anche nelle 38 partite della prossima stagione, avrebbe la stessa quantità di punti che ha permesso alla Juventus di vincere nel 2020. Pur trattandosi di un numero relativamente esiguo, alcune migliorie apportate da questo Milan potrebbero portare i membri del club dei 100 punti a diventare campioni della Serie A.

Il ritorno dei tifosi

Il calcio ha sofferto dell’assenza dei tifosi. Gli stadi sono distese di sedili senz’anima e le partite sono giocate al suono dello strepito dei giocatori, senza il ruggito di un tifo appassionato che aggiunga emozione allo sport.

E ai tifosi manca immensamente l’esperienza del giorno della partita. Un po’ come giocare a blackjack su internet non è la stessa cosa che giocare di fronte a un croupier in un casinò reale, guardare una partita di calcio in TV manca di quel brivido dato dall’interazione che si ha in uno stadio.

Ogni squadra, naturalmente, verrà incoraggiata dal ritorno dei tifosi, ma nessuna più del Milan: l’esercito rossonero è uno dei più appassionati in Europa e dà alla squadra quella spinta in più durante le partite, fungendo, come vuole il cliché, da “dodicesimo uomo”.

I livelli di energia di questa giovane squadra sono destinati ad arrivare alle stelle quando a San Siro tornerà a riecheggiare il grido di “Forza Milan”.

La perfetta combinazione di gioventù ed esperienza

C’è un uomo che ha dominato le prime pagine della Serie A in questa stagione — a parte Cristiano Ronaldo, naturalmente: parliamo di Zlatan Ibrahimović.

Ibrahimović continua a sfidare la scienza offrendo prestazioni di qualità e segnando reti a pochi mesi dal suo quarantesimo compleanno. La sua media di gol su palla attiva a partita di 0,9 è tra le migliori in Europa, ma questo non è l’unico vantaggio che apporta al Milan.

I suoi due decenni di esperienza ai massimi livelli sono preziosi per la squadra più giovane della Serie A, specialmente per l’attaccante Rafael Leão, che non era nemmeno nato al debutto di Zlatan: in una recente intervista, il giovane ha raccontato che giocare nel Milan è come vivere un sogno e che Ibrahimović  è come un fratello maggiore per lui.

La spina dorsale del Milan è fondamentale per lo sviluppo dei suoi giovani. Oltre a Zlatan, la squadra ha il trentunenne Simon Kjaer in difesa e Hakan Calhanoglu a reggere le fila del centrocampo con le sue oltre 50 presenze in campo per la nazionale turca. Una tale esperienza aiuterà compagni come Daniel Maldini (figlio di Paolo), Jens Petter Hauge e Leão a dare il meglio nella prossima stagione e a rendere il Milan una forza ancora più travolgente.

In conclusione, ce la farà il Milan? La risposta è lungi dall’essere certa, ma se Stefano Pioli saprà continuare il suo eccellente lavoro e mantenere l’attuale tasso di miglioramento dei rossoneri, per la squadra non ci saranno limiti nella prossima stagione.

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